Nessuna sintesi nel centrosinistra sul nome da proporre per la presidenza del consiglio comunale. Anche l’ultimo summit convocato da leader della coalizione, Nello Pizza, ha prodotto un’altra fumata nera. Assente Gianluca Festa e l’intero gruppo “Davvero” che aveva chiesto un incontro solo per i capigruppo dello schieramento, la riunione ha registrato anche altre defezioni. E così i papabili restano gli stessi della scorsa settimana: Stefano La Verde, Ugo Maggio, Enza Ambrosone ed Ettore Iacovacci. Dando per scontato che lo stesso Pizza non sarà della partita per la volontà espressa di voler svolgere a pieno il ruolo di capo dell’opposizione e, in ogni caso, la mancanza di un’assoluta unanimità anche sul suo nome.
Per l’avvocato prestato alla politica, però, i margini per trovare un’intesa solida sul da farsi ci sono ancora. Tutto è rinviato al prossimo briefing in programma per venerdì, tre giorni prima del consiglio comunale che dovrà eleggere il suo presidente. “Per quella data – secondo Pizza – il centrosinistra riuscirà a convergere su un’unica proposta. Ma il confronto non va interrotto, anzi deve essere intensificato”.
Per l’esponente dell’area demitiana, Alberto Bilotta, però, l’intenzione comune di trovare una soluzione unitaria non può nascondere problemi evidenti che – afferma – “potrebbero essere risolti se Pizza offrisse la sua disponibilità, sbloccando la situazione”. “Se non dovesse esservi un accordo – spiega l’ex capogruppo dell’Udc – bisognerebbe passare la palla al sindaco Ciampi, affinché esplori tutte le opzioni possibili, individuando una figura di garanzia per l’intera assise”.
Una strada, quest’ultima, di certo non gradita al Pd di via Tagliamento che conta ancora di raggiungere la quadra su un esponente del partito.
Nella riunione, inoltre, si è parlato anche del bilancio del Comune. Ma anche su questo argomento, alla luce della bocciatura dei Revisori dei Conti, il centrosinistra prende tempo e non esprime una posizione unitaria.