Il BCT, il festival del cinema e della televisione di Benevento, chiude i battenti con un importante riscontro di pubblico in tutto l’arco del suo svolgimento. Sulla genesi e più sulla impostazione del festival di Antonio Frascadore si appuntano le critiche di Alberto Febbraro, esponente di Fratelli d’Italia. Secondo Febbraro sono “estremamente fuori luogo e poco rispettose le affermazioni di Antonio Frascadore dette nel corso della conferenza stampa sul conto di Valerio Vestoso e sui beneventani. La linea artistica di un festival è tarata sulle scelte del direttore artistico, su cui per forma mentis non discuto mai, ma la valorizzazione delle professionalità locali, riconosciute tra l’altro a livello nazionale, non può essere banalizzata con un “ce la suoniamo e ce la cantiamo”. È evidente agli occhi di tutti, prosegue Febbraro, che in città e in provincia non vi siano artisti del calibro di De Sica e Ligabue, come non vi sono figure che possano dirigere il festival di Sanremo! Ci auguriamo che Valerio Vestoso, come molti altri giovani beneventani, faccia carriera nel mondo per poi ritornare nella sua Benevento, non da ospite, ma da organizzatore. Febbraro invita Frascadore a maggiore senso dell’umiltà. “Restando in tema, è famosa una frase biblica utilizzata da un altro grande beneventano che dice cosi:” l’umiltà precede la gloria”. Frascadore la faccia sua!