Qualcuno ricorderà il film Scusate il Ritardo e la famosa scena del regalo del tv color a mammà. La divisione della spesa non era in parti uguali ma Troisi ci teneva a sottolineare la sua quota parte, irrisoria rispetto alla spesa. Così è accaduto per il centro disabili del Rione Libertà laddove il sindaco contribuisce in parte minore al pagamento del pregresso che i burocrati contestano alla Caritas, mentre per Don Nicola De Blasio l’onere dei 40 mila ed oltre euro è magna pars, rateizzabili in 24 rate. Messaggi che filtrano e che colpiscono l’opinione pubblica.
La testa dura dei due protagonisti sblocca la vertenza che ad un certo punto ha rischiato seriamente di saltare per stessa ammissione dei due. Inflessibili i burocrati che hanno pure le loro ragioni ma resta tutta in piedi la ragione di fondo che si spalanca sotto i nostro occhi e cioè come considerare associazioni, fondazioni o altre organizzazioni che sono allocate in strutture pubbliche e che offrono un servizio di pubblica utilità che il Comune non è in grado o non intende fornire. A costoro è lecito chiedere anche il pagamento delle utenze? Un interrogativo che si trascina e che prima della Caritas ha riguardato anche il Lap Asilo col quale il Comune ha tentato prima con la forza di sloggiare Basile e compagnia per poi provare a dialogare e a trovare un’intesa. Per Don Nicola non sono stati giorni facili. Gli abbiamo chiesto se proseguirà a stare a capo della Caritas.
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