La crisi tra Chiesa e Comune porta indietro le lancette della storia. Ma non siamo all’epoca di Guareschi e Don Camillo e Peppone sono retaggi di un passato irripetibile. La nuova contrapposizione che si vive a Benevento è lo specchio delle nuove tendenze che si respirano nel Paese, è il frutto avvelenato dell’intolleranza, ed allora diversamente abili, migranti, nuova povertà endogena rappresentano l’alter ego da esorcizzare e molto spesso da emarginare. Chiudere la struttura di Via Firenze non risponde a nessuna logica di austerity per il Comune ma solo, forse, ad un preciso intento politico e di adeguamento al trand che si agita nel Paese. Non è un caso che Mastella si esima dal riferirsi a Salvini e negli ultimi tempi, sia lui che la moglie senatrice ostentino giudizi non avversi al modus operandi del signore del Viminale. Un modo come un altro per capire i margini di manovra per i prossimi appuntamenti elettorali che sono a scadenza prossima e già presagendo la crescita della Lega nel Paese. Nel frattempo pare di assistere alle stesse scene del contrasto tra Mastella e Lap Asilo di Basile e compagni e proprio Pasquale Basile è perentorio al nostro microfono
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