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Benevento| Bene confiscato, Mastella sollecita un tavolo “chiarificatore”

Benevento| Bene confiscato, Mastella sollecita un tavolo “chiarificatore”

14 Giugno 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Bene confiscato, Mastella sollecita un tavolo “chiarificatore”
Politica
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Qualcosa sembra muoversi dal fronte relativo al bene confiscato di contrada Olivola. Dopo le giornate tempestose di qualche settimana fa ecco che il sindaco di Benevento Mastella esce allo scoperto e fa sapere di avere sollecitato al Prefetto Galeone “di farsi promotore della costituzione di un tavolo istituzionale invitando i soggetti interessati – tra i quali certamente le associazioni di solidarietà sociale, la Regione Campania e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – al fine di esaminare tutti gli aspetti della questione ed agevolare, anche in termini di sostenibilità economica, l’utilizzazione del bene da parte del Comune o una destinazione alternativa, così da conferire effettività al diritto della collettività di riutilizzare i beni sottratti alle organizzazioni criminali e di riaffermare il significato simbolico insito nella destinazione dei beni in questione per finalità istituzionali o sociali”.

Mastella torna a ripetere che dal sopralluogo effettuato “è stato accertato che l’immobile è stato oggetto di veri propri atti di vandalismo, di danneggiamento e di utilizzazione impropria, quale l’accumulo e lo stoccaggio di rifiuti speciali, da parte di persone non identificate che lo hanno reso assolutamente inagibile e inadeguato a qualsiasi impiego” e che “allorquando il Comune nello scorso mese di ottobre aveva manifestato interesse alla sua acquisizione, l’immobile era risultato in discreto stato di conservazione”. Mastella però ancora non spiega perchè mai l’utilizzo del bene confiscato sia stato inserito nel Dup approvato il 24 aprile scorso e votato a maggioranza dal Consiglio comunale, nè abbia mai mostrato foto o altro materiale che realmente dimostri come la palazzina dell’ex cementificio, quella indicata come sede degli uffici amministrativi di Asia, risulti gravemente danneggiata da atti vandalici. Le foto date alla stampa, in modo frettoloso e parziale domenica 3 giugno alle 22, mostrano uno solo dei capannoni, ad avviso dell’Amministrazione danneggiato da camorristi, ma nulla che abbia a che fare con la palazzina. I dubbi restano almeno sino a quando non verrà dimostrato chiaramente lo stato di reale inagibilità dell’immobile. Nel Dup è previsto l’utilizzo congiunto dei beni, ex cementificio ed ex Laser, e proprio in quest’ultima struttura è previsto, addirittura dal primo di luglio, il trasferimento della parte tecnica di Asia nonostante, come ha rivelato l’ex presidente di Asia Lonardo, manchi del tutto il sistema di depurazione e si debba adeguare a norma l’apprato elettrico. Su tutte quieste cose il sindaco non ha dato risposte. C’è da augurarsi che il tavolo proposto contribuirà a fare chiarezza e a dipanare i dubbi che persistono.

 

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