“Da criticità urbane, fatte di marginalità, degrado e conflitti, oggi le periferie possono essere guardate con occhi diversi. Come spazi di una nuova centralità, in uno scenario di trasformazione complessiva. Qui l’Urbanistica può fare tanto, immaginando nuove funzioni che riconnettano questi quartieri al cuore di Avellino, preservando i valori paesaggistici periurbani con la formazione di nuovi arcipelaghi sociali. Questo porterà ad avere una città più coesa, dove la dignità e la qualità abitativa saranno il risultato di questa nuova visione”. E’ quanto sostiene il candidato sindaco di “MaiPiù”, Luca Cipriano, che questa mattina è stato in via Luigi Imbimbo, strada che costeggia la Chiesa della Santissima Trinità e la Mensa dei poveri intitolata a Don Tonino Bello di rione Valle, per discutere e denunciare le condizioni di assoluto degrado e disagio in cui versa un quartiere che dista poche centinaia di metri dal centro della città.
“A rione Valle ci sono case distrutte e abbandonate, con l’amianto su tetti che si sgretolano, erba altissima infestata da animali. Insomma ci troviamo di fronte ad una condizione igienico sanitaria ai minimi termini. Sono venuto qui per manifestare la mia vicinanza a queste persone dicendo loro di smetterla di farsi prendere in giro dai soliti noti che promettono le stesse cose ogni 5 anni e poi lasciano che questo rione si trasformi in una giungla – spiega Cipriano – Questa gente non sono voti, sono persone e meritano dignità e rispetto. A loro non ho promesso nulla se non un minimo di decoro e di decenza persa. Mi vergogno per tutti i candidati nelle liste di Nello Pizza che ad ogni tornata elettorale vengono qui per fare razzia di voti sfruttando il malessere di questa gente”.
Dopo l’incontro di questa mattina in via Luigi Imbimbo, il candidato a sindaco di Avellino lancia le sue proposte per migliorare la qualità della vita dei quartieri lontani dal centro della città.
Sulla riqualificazione delle periferie, Cipriano è netto: “Basta quartieri dormitorio. Ci sono periferie di Avellino (es. Contrada Quattrograna, Picarelli, Ferrovia) completamente abbandonate al proprio destino. Non basta realizzare alloggi per dare dignità ad un quartiere e dunque ad una città. I quartieri devono vivere con il commercio, l’artigianato, l’aggregazione sociale, lo sport. Vanno incentivate tutte queste attività, attraverso la promozione di bandi pubblici dedicati per cedere in comodato d’uso gratuito le strutture di proprietà comunali presenti a chi voglia avviare attività commerciali, ricreative, associative per far rivivere le periferie”.
Così come sugli alloggi popolari. “Nel 2018 ad Avellino c- dice – i sono ancora 300 famiglie che vivono in prefabbricati pesanti a rischio amianto, realizzati all’indomani del sisma del 1980. Una situazione insostenibile e non degna di una città che vuol definirsi civile. Mentre in altri quartieri della città si sta procedendo ad un piano di sostituzione edilizia, in questo caso occorre procedere immediatamente all’avvio dei lavori”.
Infine un passaggio sul decoro quotidiano. “La città di Avellino ha bisogno di piccola manutenzione e cura quotidiana. Per questo proponiamo – conclude Cipriano – nella riorganizzazione degli uffici comunali, la creazione di una squadra di dieci manutentori per provvedere alla sistemazione giornaliera di piccole riparazioni a marciapiedi, panchine, aiuole, cestini, fioriere”.