Patrizia Maio si è dimessa. L’ormai ex assessore alle Politiche Sociali ha reso nota la sua decisione, che era comunque nell’aria, comunicando la sua volontà al sindaco di Benevento Mastella che procederà all’avvicendamento con Anna Orlando in sintonia con il gruppo consiliare di Forza Italia che da tempo chiedeva un cambio di passo e il relativo accantonamento della Maio. “Rassegno le dimissioni e lo faccio per porre termine ad una vicenda assurda che mi ha procurato stress e dolore, soprattutto per i fatti più recenti”, scrive Patrizia Maio che nella missiva non lesina critiche rispetto al modus operandi del sindaco. “Mi dispiace che Lei mi abbia chiesto di lasciare il posto in Giunta solo perchè sono stata sfiduciata, senza pretendere che fossero chiariti i motivi di quella che è una vera e propria estromissione. Mi dispiace di essere finita nel tritacarne mediatico fatto di indiscrezioni alla stampa, accuse vigliacche e addirittura annunci di revoche o dimissioni non ancora neppure pensate pur di indurmi a lasciare l’incarico”. Parole dure come macigni cui si aggiunge una ulteriore missiva indirizzata al partito, una missiva non meno corrosiva. Patrizia Maio accusa apertis verbis Forza Italia e il gruppo consiliare di averla deliberatamente isolata per una, a suo avviso, supposta “incapacità di interlocuzione” e di non avere tenuto fede agli indirizzi politico-programmatici del partito stabilendo una distanza incolmabile col gruppo consiliare”. “Mi chiedo, dice la Maio, quale sia la ratio di questa accusa visto che esiste un programma politico-amministrativo che è quello dell’Amministrazione cui siamo vincolati come assessori e come consiglieri di maggioranza ed è il programma di mandato del sindaco che abbiamo condiviso e votato”. Politica e rapporti interpersonali si intrecciano in questa amara vicenda. Patrizia Maio accusa i suoi ex sodali di non avere nemmeno rispettato la sua precaria condizione di salute alimentando polemiche e e attacchi anche durante la sua convalescenza. “Esprimo il mio più profondo rammarico, conclude Patrizia Maio, e resto in attesa di comprendere quali siano i punti del programma elaborati da Forza Italia ai quali non avrei fornito il mio appoggio. Esigo chiarezza per l’impegno profuso e a favore della città”. Di tutta questa vicenda continuiamo a non conoscere nel dettaglio il perchè di tanta avversione, o quanto meno conosciamo una parte del tutto. L’incomunicabilità politica di cui si parla da cosa è motivata? Quali sono le divergenze che hanno condotto ad una così aspra conflittualità? Cosa si cela dietro ad una avversione quasi fisica espressa da taluni consiglieri di Forza Italia? Tutte domande da cui si esige una risposta chiara. Per esempio in che modo si innesta la questione del trasporto dei disabili e per quale motivo la condotta della Maio non è stata ritenuta in asse con la linea del partito. I prossimi giorni saranno cruciali per tutte queste risposte cui la città ha diritto di conoscerne il portato.