C’è Zanone che chiede spazio e delle sue esigenze come unico rappresentante Udc ne ha parlato col sindaco. Picucci sembrerebbe l’agnello sacrificale sull’altare dell’avvicendamento ma da parte sua emerge una certa tranquillità. “Prendo atto delle rivendicazioni di Zanone ma faccio presente che al momento non ravvedo nei miei confronti segnali che mi inducano a ritenermi in lista di sbarco”. Picucci è sereno e d’altra parte la sua lealtà a Mastella è supportata sia dalla sua decisione di abbandonare De Mita e sia dalla decisione di Annalisa Tomaciello di aderire alle liste mastelliane. Due situazioni che rappresentano un viatico quasi blindato per la permanenza di Picucci in giunta. Rumors riferiscono anche di una rassicurazione dello stesso Mastella nei confronti del suo assessore. La contingenza è però liquida e ciò induce a prudenza, in un caso o nell’altro. Così come i rimaneggiamenti di giunta, comunque in divenire. C’è la questione Maio da affrontare. A Forza Italia piace pochissmo l’ipotesi che portererebbe Reale alle Politiche Sociali e a Quarantiello all’Urbanistica così come piace pochissimo a tutti l’idea che Gennaro Santamaria possa entrare, in funzione esterna, nell’entourage del sindaco.
Lui, Santamaria, smentisce categoricamente e si dice totalmente immerso nel progetto del parco archeologico di Pietraroja che però è anche un passaggio politico. Tra Santamaria e Mastella ci sarebbe stato un forte riavvicinamento durante la campagna elettorale ultima e questo potrebbe pesare sull’eventuale riapparizione del già vicesindaco a Palazzo Mosti.