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Benevento| Fausto Pepe, il Puc e la malagestio di Mastella

Benevento| Fausto Pepe, il Puc e la malagestio di Mastella

14 Aprile 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Fausto Pepe, il Puc e la malagestio di Mastella
Politica
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Imu esosa, imu capestro per i cittadini beneventani. Fausto Pepe, il sindaco del decennale, torna a far sentire la sua voce, per la verità negli ultimi tempi il dottor Faust ha ripreso a ragionare e quando glielo consentono pure a parlare nei pubblici consessi democratici. Qualcuno potrebbe tirare in ballo l’antico adagio “excusatio non petita, accusatio manifesta”, e tuttavia Pepe ha avvertito il dovere di dire la sua su una questione che, in un modo o nell’altro, lo coinvolge. D’altra parte il sindacato di Fausto è troppo recente per archiviarlo come storia cittadina. L’ex sindaco affronta il nodo del PUC, il piano urbanistico comunale, che Fausto annovera tra le sua azioni amministrative maggiori e che per i pentastellati sarebbe da rimodellare per evitare che i cittadini, su alcune aree cittadine, abbiano a soffrire incrementi fiscali sensibili. Fausto Pepe fa riferimento alla delibera della sua giunta, la 35 del 2013 che calmierava i valori rispetto ad una precedente delibera del 2006 e difende le sue scelte che, sostiene, hanno contribuito ad evitare che i cittadini possano oggi pagare molto di più. Il Puc resta, forse, la sua creatura più riuscita. In esso Pepe ha fissato i canoni per affrontare il tema dei vincoli preordinati all’esproprio che però andrebbe ora rimodellato e qui l’ex sindaco comincia il suo j’accuse nei confronti dei titolari di oggi a Palazzo Mosti. Accusa Mastella, anche se non lo nomina, di non avere rinnovato il Puc e più di tutto tornando sul tema della scelta del dissesto che continua a ritenere deleteria per i destini di Benevento. “Io ho pagato debiti pregressi alla mia decennale amministrazione”, dice, “ho messo in piedi piani di rientro che l’attuale classe dirigente avrebbe dovuto proseguire invece di gettare la spugna. Oggi i cittadini beneventani e chiude, avrebbero maggiori garanzie e non si ritroverebbero a pagare tasse elevate”.

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