Mastella ufficializza il suo rifiuto dell’Atto aziendale del Rummo e lo sostanzia con le perplessità legate al futuro del Rummo, ai rischi che ipotizza per la massima struttura sanitaria sannita se va in porto l’operazione del polo oncologico del Sant’Alfonso Maria de Liguori, la fuga dei cervelli come nel caso di Catapano. 
Mastella non ha chiuso la porta al nascente complesso San Pio ma ne critica i connotati meramente organizzativi che non arridono alle sorti e al prestigio del Rummo. E poi la questione dei DEA di secondo livello che, dice il sindaco beneventano, con questa legge non sarà previsto a Benevento ma ad Avellino. La questione è molto delicata. L’assemblea dei sindaci, per quel che possa contare, è divisa. Valentino, il sindaco goto, attacca Mastella e lo definisce un capopolo urlante, i direttori generali di Asl e Rummo seguono pedissequamente le direttive di De Luca e prendono atto della sfuriata mastelliana. A gettare acqua sul fuoco interviene Franco Alfieri, molto vicino a De Luca, che non chiude la porta al dalogo
Tuttavia, Mastella è deciso a percorrere tutte le strade per arrivare ad una ridefinizione della questione e chiede al presidente De Luca di farsi promotore di un incontro con i sindaci e i parlamentari sanniti al fine di individuare una soluzione che scongiuri la perdita del DEA di 2° livello.
Segue servizio
