E’ stata una lunga notte tellurica per la politica italiana. Vince il Movimento 5stelle, vince la Lega Nord, tracolla il PD. E’ un quadro che è già possibile intravedere, sebbene il Rosatellum preveda tempi lunghi per il completamento dello spoglio. E tuttavia, la situazione è palese. Al sud trionfa ovunque il 5Stelle, con picchi addiruittura plebiscitari. Nel Sannio e a Benevento in particolare è di gran lunga il primo partito con la possibilità di mandare al Parlamento due, ma anche tre esponenti che nulla avevano avuto a che fare, prima di oggi, con la politica attiva. Danila De Lucia, Angela Ianaro e Sabrina Ricciardi, sull’onda lunga del partito, travolgono gli avversari. In difficoltà Forza Italia che comunque regge grazie al serbatoio mastelliano. Sandra Mastella perde la sfida all’uniniminale con la De Lucia ma è blindata dal listino bloccato. Male Giulia Abbate che paga dazio allo sfascio del PD e con lei anche Carmine Valentino staccatissimo rispetto non solo alla Ianaro ma anche a Fernando Errico. Insomma, tra Camera e Senato è chiaro un dato: si ridimensiona il PD decariano, veleggia Forza Italia a trazione mastelliana, non lusinga la prestazione di Liberi e Uguali, mentre Potere al Popolo fa registrare un dato a sua maniera sorprendente vista la scarsità di mezzi e la scarsa visibilità mediatica. Finalino su Nunzia De Girolamo. Al netto della parzialità del dato Nunzia rischia grossissimo. Male nella rossa Emilia, dove Forza Italia arranca sotto il dieci per cento, insoddisfacente il dato di Forza Italia nel collegio plurinominale Campania 2 dove il partito è molto lontano dal 25%, tetto che le consentirebbe di entrare in Parlamento.
