“Basta solo farsi un giro, come ho fatto io, per constatare che il distretto industriale di Solofra-Montoro, una volta fiore all’occhiello locale della lavorazione in pelle, e ancora unico vero polo di produzione irpino, necessita di una profonda riqualificazione. Infrastrutture, servizi, ammodernamento degli stabilimenti. Servirebbe una ristrutturazione complessiva per quello che una volta era un modello per tutto il Meridione e che da alcuni anni è abbandonato a se stesso. Un vero peccato perché nel Centro-Nord, da Arzignano, nel vicentino, a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, questo comparto sta crescendo molto grazie all’export e alla tecnologica. Qui, invece, è tutto fermo in termini di innovazione e solo grazie alla preparazione e alla tenacia di molti imprenditori locali si riescono ancora a raggiungere certi risultati”.
Al Solofra Palace Hotel, nell’ambito dell’incontro organizzato da Forza Italia, Giuseppe Galati, candidato del Centrodestra al Senato nel collegio uninominale Campania 3, analizza il comparto conciario e fissa gli step per rivitalizzarlo, non prima, però, di lanciare una stoccata all’amministrazione regionale targata De Luca.
“È un peccato – riprende Galati – dover constatare come finora non siano stati stanziati finanziamenti per un comparto che poteva fare da traino ad un bel pezzo dell’economia irpina e non solo a quella della zona. E che solo adesso, guarda un po’ proprio alla vigilia del voto, dalla giunta regionale arriva la firma sullo schema di riconversione e reindustrializzazione delle Aree di crisi complessa in Campania, tra le quali, appunto il distretto di Solofra. Certo, potremmo dire: meglio tardi che mai. Ma dagli annunci alla messa in pratica di qualunque disegno concreto il passo è ancora lungo e non vorrei che si trattasse solo di una trovata elettorale”.
Il candidato del Centrodestra dimostra di essere sul pezzo e, ancora una volta, di conoscere questioni e dinamiche di un territorio in cui da un mese, quotidianamente, continua a confrontarsi con i suoi abitanti. “Oltre a una pianificazione organica delle strutture – aggiunge – in questo comparto bisogna puntare molto sulla formazione dei suoi operatori. Del resto, il lavoratore, le sue competenze e la sua esperienza, hanno un ruolo fondamentale, ad esempio, nella trasformazione di uno scarto in materiale da poter riutilizzare. Sotto questo aspetto assumono una funzione importantissima gli istituti professionali ad indirizzo conciario e i corsi professionali post diploma. Ed è proprio in quest’ottica che si colloca il polo scolastico d’eccellenza voluto dalla Provincia di Avellino che sta per nascere nel convento di Santa Maria degli Angeli a Montoro e che riguarderà moda, artigianato e creazioni in pelle. Un punto a favore per la produzione locale, facente parte di quell’industria conciaria italiana che, secondo le previsioni di Unioncamere, nei prossimi 5 anni effettuerà oltre tremila nuove assunzioni. A queste vanno aggiunte quelle necessarie per tutto l’indotto che ha bisogno di figure molto qualificate: dai chimici addetti al trattamento della materia prima agli addetti alla depurazione dei reflui. Sono convinto – conclude Galati – che una calibrata politica statale di incentivi, con sgravi fiscali e contributivi, abbinata a una serie di opere infrastrutturali, darebbe il via anche a nuovi investimenti privati”.