“Non vi fate ingannare dai programmi, noi siamo gli unici che possiamo fare quello che diciamo perché abbiamo le mani libere”. Bagno di folla all’Hotel de la Ville per Luigi Di Maio. Ad attenderlo, ad Avellino, ci sono migliaia di persone entusiaste. L’atmosfera nell’affollatissima sala congressi, è elettrica. Alle sue spalle tutti i candidati dei collegio Irpinia e Sannio, guidati dal deputato irpino Carlo Sibilia.
“De Mita? Salutatemelo”, si limita a dire ai giornalisti prima dell’intervento. “Sono l’unico candidato premier perché gli altri non sono liberi di scegliere, stanno già pensando agli accordi post-elettorali. Chi voterà Berlusconi si ritroverà Monti come in passato, o chi sceglierà Renzi magari dovrà fare i conti con un altro governo Gentiloni. Questa legge elettorale è stata pensata per non farci vincere, per arrivare all’immobilismo. Ma noi siamo convinti di potercela fare, nel paese c’è un’onda crescente di entusiasmo e consensi che ci dà un’enorme carica”.
Forte l’appello rivolto agli avellinesi, invitati a voltare pagina, a cambiare la storia politica di una provincia “che ha risorse straordinarie. Parlano di ripresa, ma sono solo balle. Come possiamo fidarci di indicatori che comprendono nel Pil anche proventi derivanti da attività illegali? Staremo meglio quando lo capiremo nella nostra vita quotidiana, in famiglia. Oggi non è così, la nuova occupazione serve solo a far alzare le percentuali, sono contratti di un giorno, una presa in giro per migliaia di giovani. Nuovi occupati sono anche i potenziali pensionati che sono stati costretti dalla Fornero a lavorare ancora. E’ arrivato il momento di cambiare la storia di questo Paese”.
