Mastella dixit e c’è da credergli anche se le notrizie che provengono da Roma e che parlano di rottura tra centrodestra e quarta gamba centrista sembra essere confermata. . “Vogliamo pari dignità a partire dalla formulazione del programma – afferma il presidente di Udc-Noi con l’Italia Lorenzo Cesa -. Chiediamo pari dignità per rappresentare in Parlamento una squadra di democratici cristiani e difendere i nostri valori e il mondo che rappresentiamo”. Poi però Cesa appare probabilista: “se ci sarà dignità parteciperemo alla coalizione, se non ci sarà dignità faremo le nostre scelte”. La pari dignità di cui parla Cesa è legata a filo doppio alla consapevolezza che il polo neodemocristiano è quotato su cifre assai vicine, se non superiori, alla soglia di sbarramento al 3% prevista dal Rosatellum e questo autorizza a trattare su basi quasi paritarie. La Lega però tira dritto. La coalizione di centrodestra sarà a tre, dicono dal Carroccio,: e cioè Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Per Berlusconi ci sarà da ricucire i rapporti, per Mastella conmprendere il peso specifico suo all’interno della quarta gamba, ruolo e spazio che non pare essere eccessivo.