Aria di burrasca nella sinistra irpina dopo il fallimento dell’assemblea unitaria delle diverse componenti della sinistra irpina che ieri avrebbero dovuto discutere del percorso di costruzione della lista per le prossime elezioni politiche e per eleggere i delegati all’assemblea nazionale di domenica prossima a Roma. “Le compagne ed i compagni di Sinistra Italiana e di Possibile”, si legge in una nota”, “hanno ritenuto che non vi fossero le condizioni per un sereno e proficuo confronto politico e di conseguenza hanno scelto di non partecipare, dandone comunicazione nella serata di sabato ai garanti nazionali con una nota congiunta. Quella che si è svolta non è, dunque, ma solo una riunione di iscritti e simpatizzanti di Mdp”. “L’avvio di un nuovo percorso a sinistra”, prosegue la nota, “richiede la capacità di elaborare una linea di netta alternativa al liberismo cui si è ispirata l’azione dei governi succedutesi negli ultimi anni (compresi quelli di centro sinistra) e un cambiamento del modo di fare politica e degli atteggiamenti: apertura alle espressioni più vivaci della società civile e del mondo sociale, superamento di ogni tentazione di autoreferenzialita’ e di ripristino della boria di partito, pari dignità fra le diverse componenti senza ricerca di supremazie. In questo senso avevamo lavorato alla individuazione di personalità esterne ai partiti, non iscritte ad alcuna componente, ma che sarebbero state di sicuro arricchimento per la compagine che si va costruendo perché portatrici di istanze e valori significativi. Su queste personalità era venuto in un primo momento l’apprezzamento e l’assenso del coordinatore di Mdp salvo poi rimangiarsi tutto anteponendo alla qualità della rappresentanza l’unico criterio della spartizione numerica. Resta la grave scorrettezza di incasellare in appartenenze che non esistono persone che sono solite agire con piena trasparenza e libertà. A queste personalità va perciò la nostra solidarietà”. “Quella di ieri rimane una occasione sprecata”, tyermina la nota di Possibile e Sinistra Italiana, “nel senso che avrebbe potuto segnare un nuovo inizio per la sinistra irpina; invece, restano nodi irrisolti ed ingombranti, a partire da quello che si riferisce al rapporto con le maggioranze ed i governi del Pd: dagli enti di servizio alla Regione di De Luca. L’alternativa non passa per il sostegno ai governi del Pd, né a quelli di oggi né a quelli che possono formarsi domani”.