Col PD nella bufera e sempre più avvolto in una spirale di confusione che non sembra conoscere vie d’uscita si dipana la vita politica beneventana alla vigilia della proclamazione dei collegi elettorali e con un clima arroventato e che coinvolge anche la maggioranza. Maggioranza che va affollandosi come la tangenziale di Napoli nell’ora di punta con gente che vi aderisce in personale conflitto con la linea del capo. E’ il caso di Vizzi Sguera, in Forza Italia ma ribadendo con fermezza una sostanziale indipendenza di giudizio circa l’operato dell’Amministrazione. Atteggiamento assai complicato ma che si sposa con alcune impostazioni di altri settori della maggioranza che non sempre hanno aderito ai desiderata del sindaco. Uno dei prossimi ad entrare in maggioranza sarà Gigi Scarinzi, anche lui in Forza Italia. “Cerco da tempo una casa politica dove riorganizzare il mio impegno”, dice l’ex assessore lealpepista, e pare averla trovata proprio tra i berluschesi. Si tratterà di capire a quando il gran balzo ma il dado è tratto. Un discorso a parte merita Oberdan Picucci. La sua adesione alla parte demitiana dell’Udc, Italia è Popolare, non dovrebbe porlo in ombra rispetto a Mastella. Diverso è se avrà la possibilità di candidarsi. Mastella, che pare avere imboccato la strada del padre nobile che lancia altre figure al proscenio romano, almeno così pare, è guardingo ma Picucci, che non è ovviamente insensibile ad una eventuale chiamata alle armi, assicura che non sarà a Benevento che lancerà il suo guanto di sfida, collegi permettendo.
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