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Benevento| Eolico, Aceto replica ad Altrabenevento

Benevento| Eolico, Aceto replica ad Altrabenevento

16 Ottobre 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Eolico, Aceto replica ad Altrabenevento
Politica
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Questione eolico. Dopo il comunicato stampa di Altrabenevento che chiamava in causa Articolo Uno e Gianluca Aceto in particolare, arriva la replica dell’ex assessore provinciale all’Ambiente tirato in ballo da Corona e soci proprio in relazione al suo operato quando era alla Rocca. Aceto definisce “scontato ” l’attacco di Altrabenevento. “È questo il pane di cui si nutrono. Usano la polemica per autorappresentarsi e riescono sistematicamente – guarda caso – a dividere il fronte delle battaglie collettive, indebolendole progressivamente. Questo è un dato di fatto: è statistica. Il loro obiettivo è quello di insinuare nei lettori il collegamento automatico tra la carica ricoperta dal sottoscritto in Provincia e le autorizzazioni all’eolico. Non lo affermano esplicitamente, ma lo lasciano dedurre ai cittadini, agli allevatori, alla gente normale che lotta per difendere il territorio. Altrabenevento usa bene le parole per non esporsi al rischio di calunnia. Le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Benevento, ad esempio, non riguardarono in alcun caso il livello politico. Perché Altrabenevento né nessun altro, dal territorio, chiesero mai un incontro né mai segnalarono al Presidente o al sottoscritto l’esistenza di anomalie? Perché Altrabenevento ha aspettato che si insediassero le pale? E perché oggi fa credere ai cittadini che all’epoca il sottoscritto sia stato complice di atti amministrativi di cui non poteva sapere nulla? Altrabenevento insinua, fa serpeggiare il dubbio, come quando richiama la vicenda dell’idroelettrico, legandola surrettiziamente all’eolico selvaggio e gettando discredito sulla mia persona e sul movimento che rappresento. Il quale, lo voglio ribadire, solo da fine luglio può contare su un consigliere regionale: un referente che da allora si sta spendendo, insieme al sottoscritto e ad Articolo 1, senza risparmio. Voglio inoltre ricordare che proprio il sottoscritto, da assessore provinciale, in assoluta coerenza diede un contributo decisivo contro l’insediamento della Vocem a San Salvatore Telesino e della Luminosa a Ponte Valentino. Nel primo caso, Altrabenevento non prese parte alla lotta, nel secondo diede un contributo nullo: le sue scartoffie non furono nemmeno prese in considerazione né dai giudici, né dal MISE, né dal Ministero dell’ambiente. Toccò proprio alla Provincia, in entrambi i casi, sostenere anche amministrativamente due lotte che, prima del mio insediamento, sembravano perse. Potrei ricordare anche quando fu aperto il cantiere dell’allora CDR di Casalduni: ero presente anche in quella lotta. O lo sforzo fatto in questi anni per precludere alla caccia le zone tra Morcone e Sassinoro. I testimoni diretti sono centinaia, forse migliaia di attivisti. Solo Altrabenevento finge di non sapere. Mi sono sempre chiesto quali siano gli obiettivi del sodalizio, dietro alla sbandierata lotta al malaffare. Non so rispondere. Tuttavia sarebbe interessante verificare in quante occasioni gli interventi pubblici di Altrabenevento hanno portato l’avvocata Sandrucci a farsi firmare mandati di rappresentanza legale. Sarebbe inoltre interessante verificare a cosa abbiano portato le azioni dell’avvocata Sandrucci, le cui competenze soverchiano quelle di ogni altro normale avvocato: la portavoce di Altrabenevento, infatti, agisce indifferentemente in sede amministrativa, civile e penale. E pure lavoristica. In tanti anni di esperienza politica e amministrativa, non ho mai trovato un avvocato che fosse in grado di fare altrettanto. Complimenti alla Sandrucci e ad Altrabenevento. Certo, spero che per l’eolico selvaggio non finisca come per i lavoratori dei consorzi rifiuti, tre dei quali erano tutelati dalla Sandrucci, che veniva spalleggiata da Altrabenevento, cioè dalla stessa Sandrucci. Ebbene, dopo alcuni successi effimeri e transitori, la ‘strategia’ della Sandrucci portò al licenziamento di 126 lavoratori e lavoratrici, a fronte dei tre che lei aveva inteso tutelare. “Ottimo” risultato, direi. Chissà cosa pensa l’Ordine degli avvocati: è deontologicamente accettabile che un legale intervenga sugli organi di stampa, attraverso un’azione politica, sulle vicende che segue come avvocato? È deontologicamente corretto che la stessa avvocata si rifiuti di dare ai propri assistiti i ricorsi che presenta in nome e per conto loro? Comunque vorrei rassicurare Altrabenevento e l’avvocata Sandrucci: io non vado in cerca di incarichi per nessuno né voglio togliere a lei quelli che si è faticosamente guadagnata accreditandosi come portavoce dell’associazione contro il malaffare. Nel mese di luglio mi fu chiesta una mano da parte dei rappresentanti dei comitati locali per una battaglia che sembrava languire. Sempre a luglio Francesco Todisco entrò in Consiglio regionale. Poche settimane prima si era costituito Articolo 1 – MDP in tutta Italia e anche a Benevento. Ho ritenuto giusto spendermi in questa lotta, con la coerenza, la trasparenza e la correttezza che ho sempre dimostrato sul campo e che, certo, non mi faccio insegnare da Altrabenevento. A differenza loro, però, io non punto ad intentare cause remunerate ma a vincere le battaglie territoriali. Non sono affetto da bulimia causidica ma voglio solo dare un contributo ad una causa in cui credo. Per questo valuto con favore l’impegno del M5S e spero che anche altri partiti si uniscano alla lotta.

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