A dieci anni da qel 14 0tobre del 2007 quando, di fatto, più di tre milioni di elettori diedero a Walter Veltroni le chiavi del nascente partito, sintesi della tradizione socialista e di quella del cattolicesimo sociale. Dieci anni di speranze ma anche dieci anni di profondissime delusioni. Sta di fatto, però, che è questo uno dei pochi se non l’unico partito che ancora si definisce tale e questo la dice lunga sulla crisi dei partiti, incapaci ormai anche di incarnare, nell’onomastica, il collegamento tra paese reale e paese legale. Nel Sannio il PD è poco più di un notabilato politico controllato dalle solite famiglie che nei decenni si sono rimbalzate le responsabilità con qualche rara eccezione e gestito, senza alcun problema, da Umberto Del Basso De Caro. La struttura però resta sempre ancorata al censo e alla nascita a prescindere se sia o meno il PD l’etichetta di riferimento. Ora questo partito, nel Sannio come in città, resta egemone ed ora si prepara al congresso, il che non è cosa di poco conto se si considera che nella vicina Irpinia il marasma è generale e il congresso forse manco si farà; si sa invece che un commissario reggerà le sorti fino alle Politiche di primavera prossima.
A Benevento invece il congresso sancirà l’incondizionata leadership di UDBDC visto che un’opposizione non c’è e coloro i quali ne dovrebbero incarnarne l’essenza fanno invece a gara a chi meglio si posiziona nel raggio di luce del capo. In questo modo s’assiste alla tragicomica presentazione di un monocandidato alla segreteria provinciale, i suoi contendenti appartengono alla stessa matrice, così come sarà sabato prossimo al congresso cittadino del partito con De Lorenzo Jr che, “de plano”, sarà unico candidato alla successione di se stesso. Per la cronaca al Fortunato si voterà dalle 14 alle 19 dopo la presentazione delle candidature ed il dibattito fra gli iscritti al Circolo Cittadino. Possono esercitare il diritto di voto tutti coloro che risultano iscritti al Circolo Cittadino nell’anno 2016 ed i nuovi iscritti alla data del 25 settembre 2017. Per l’elettorato passivo è valida l’iscrizione al partito nel momento dell’accettazione della candidatura.