Benevento| Monito mastelliano
Politica
Due le note politiche di un certo peso politico nella giornata di oggi. Il comunicato stampa del sindaco Mastella e, per certi aspetti, l’inopinato comunicato stampa di Angelo Miceli e del suo Fronte Dem. Andiamo per ordine. Mastella ribadisce, sostanzialmente, quanto detto qualche giorno fa a Piazza Orsini. Egli ribadisce, per quanti ancora non lo abbiano capito, che lui e solo lui è il dominus della scena politica e per quanto gli altri si dannino per cercare un minimo di protagonismo tutto finisce per ruotare attorno alla villa di Ceppaloni, che piaccia o meno.
” Chi preferisce ragionare tatticamente per altri scopi lo faccia liberamente. Anche io, un po’, nel caso proverò a giocare sul tavolo della politica”, dice il sindaco e non sono messaggi per nulla distensivi. Vogliono fare intendere che lui è pure disposto a tollerare ciò che chiama “valzer” ma che nessuno si azzardi ad ipotizzare intendimenti che possano minimamente indurre a deroghe rispetto a ciò che dovrà diventare l’eterogenea sua maggioranza quando sarà chiamata a convergere sul candidato di casa quando che sarà. Destinatari del monito coloro che più attivamente in questi giorni hanno provato a smarcarsi, tra questi Oberdan Picucci. Il resto del comunicato è da cornice al messaggio.
L’inedito di giornata è il segnale lanciato dal Fronte Democratico, corrente di minoranza in seno al PD decariano. Una cosa che fa notizia, senza dubbio. Angelo Miceli, ex assessore della prima giunta Pepe e poi capogruppo del Pd per metà consiliatura del secondo mandato di Fausto, torna alla ribalta dopo le primarie di febbraio. Il comunicato, che pubblichiamo in forma integrale in altra parte del nostro giornale elettronico, non presenta alcun segnale di emancipazione dal pensiero unico che permea il partito.
Monito E’ un documento di completo sostegno al candidato solitario Valentino al prossimo congresso provinciale accanto al quale “impegnarsi per l’unità del partito” riconoscendogli “il lavoro che sta tracciando in questa fase precongressuale,con un approccio di apertura ed inclusivo e che potrà sicuramente essere stabilizzato dall’investitura congressuale e dai costituendi organismi di partito”. Un comunicato che conferma l’attuale stato di assenza nel partito di posizioni strutturate che soltanto ipotizzino tesi diverse da quelle del “politburo” che regge il partito. Ma questa è una vecchia storia che abbiamo già raccontato.
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