La vicenda Cataudo legata alla presidenza di Asea col Consiglio di Stato che ribaltando la sentenza del Tar Campania ha di fatto revocato l’ex presidente dalla sua carica. A tal proposito arriva una nota dello stesso Alfredo Cataudo che attacca duramente il presidente della Provincia Ricci. “L’entusiasmo manifestato dal presidente della Provincia per il pronunciamento del Consiglio di Stato è significativo della concezione che questo signore ha della civiltà giuridica e del rispetto sostanziale delle leggi, della democrazia e dei cittadini”, scrive Cataudo secondo il quale il Consiglio di Stato “non ha stabilito la legittimità dell’atto di revoca da parte di Ricci nei suoi riguardi ma si è limitato a valutare la validità della sentenza del Tar che aveva dichiarato illegittima la revoca e le successive nomine ai vertici di Asea.
Cataudo specifica che finora un solo tribunale si è pronunciato nel merito della vicenda, il Tar, ed ha sancito con la massima chiarezza che i provvedimenti di Ricci sono illegittimi. Cataudo accusa Ricci di “ammuinare” il contesto e di sollevare una cortina fumogena per ammantare agli occhi dei cittadini. “E’ gravissimo che un alto rappresentante delle istituzioni tenti di depistare l’opinione pubblica con dichiarazioni che sa non essere vere. Il Consiglio di Stato non si è espresso in merito alla legittimità dei provvedimenti adottati dal Ricci ma ha effettuato una mera comparazione tra l’interesse pubblico e quello privato, concludendo che non vi fossero pregiudizi per il sottoscritto dal momento che l’incarico sarebbe giunto a scadenza naturale nel prossimo mese di marzo. Conclusione con la quale chiaramente non concordo”.