In Consiglio comunale va in scena il pastrocchio. Questa volta sul banco degli imputati ci finisce la burocrazia di Palazzo in conseguenza di una delibera, quella sul Piano Urbano del Traffico che racchiuideva in se le piste ciclabili a firma dell’assessore Delcogliano, che non sarebbe dovuta arrivare in Consiglio bensì in giunta. Un misunderstanding che ha infiammato gli animi e trasformato una tranquilla seduta consiliare come l’ennesimo teatro di scontro tra una maggioranza che ha cercato di porre rimedio ad una pur evitabile brutta figura e l’opposizione che si è trovata all’improvviso tra le mani una nuova opportunità di attacco politico. Un Mastella che non ha battuto ciglio, almeno in apparenza, e che ha chiamato in causa i dirigenti ai quali ha attribuito la responsabilità di quanto accaduto ma in privato, in sala giunta, ha severamente ammonito i suoi dal ripetere circostanze simili. E lo avrebbe fatto in modo assai robusto. Una circostanza che ha impedito la riunione dei centristi eletti nell’Ato Rifiuti che pure era prevista per questa giornata di grande dinamismo tra consiglio e questione mensa declinata nelle sue varianti, dirigenti scolastici e sindacati. Alla fine è passata la mozione De Nigris che consisteva nel derubricare a puro atto di indirizzo la questione, un mero parere approvato a maggioranza con 19 favorevoli e 9 contrari. E tuttavia, a prescindere da quanto accaduto in aula sulla decisione di investire 150mila euro sulle piste ciclabili i contrasti tra maggioranza ed opposizione circa la giustezza di una tale spesa erano affiorati nei giorni scorsi in sede di Conferenza dei Capigruppo nella quale il rappresentante del PD De Pierro aveva mostrato perplessità circa l’intera filosofia che sta alla base di una scelta del genere ritenendo la piste ciclabili, così ipotizzate, non più funzionali al progetto di decongestionamento della zona alta e della zona bassa della città. “Un punto fu quel che ci vinse”, recita il Poeta, un punto solo ha subito ridestato gli animi al ritorno dalle ferie.