Desta clamore la notizia secondo la quale la Giunta Regionale ha deciso l’aumento degli appannaggi per quanto attiene agli stipendi di direttori generali di asl e aziende ospedaliere campane. Un vero e proprio blitz, tuonano le opposizioni, mentre da Palazzo Santa Lucia per ora non si assiste ad alcuna replica da parte del governo regionale e neppure dallo stesso governatore De Luca. 
Che è accusato di avere agito “manu militari” sfruttando anche la propria prerogativa di commissario straordinario alla sanità regionale e di avere applicato alla lettera la delibera per cui la sanità campana deve poter contare su manager all’altezza del loro compito per risollevare le sorti disastrate del settore e questo lo si fa solo andando ad incidere sulle retribuzioni che devono essere pari al valore espresso. Spulciando alcuni dati si evince che dalle nostre parti al direttore generale dell’Asl Picker l’appannaggio si aggirerebbe sui 145mila euro e all’omologo del Rummo Pizzuti 150mila euro. Modalità e tempistica, pieno periodo estivo, irritano le opposizioni che accusano la maggioranza di sfruttare il momento per far passare provvedimenti di comodo sotto silenzio. Insorge Sinistra Italiana che accusa De Luca di chiudere interi reparti ospedalieri mentre aumenta di 30mila euro gli stipendi ai dirigenti sanitari della Regione.
Il coordinatore regionale di SI Tonino Scala, parla senza mezzi termini di “atto amministrativo criminale” da parte di una Giunta regionale letteralmente servile alle politiche anti sociali del Governatore De Luca.
