San Giorgio del Sannio – Al Sindaco Mario Pepe la verità storica è indigesta; soprattutto quando mette in chiara evidenza l’inconsistenza della sua azione politico- amministrativa. Reagisce male, si offende e insulta. Non ci spaventa: restiamo convinti delle cose dette ed anzi ne sviluppiamo altre che affidiamo alla pubblica opinione. Tanto per cominciare, nessuno di noi nega la vittoria (per quanto risicatissima!!) del 5 giugno; il fatto è che da allora la nostra San Giorgio ha iniziato una lenta, costante e tragica agonia. La Comunità si è letteralmente fermata ed i più delusi sono proprio quelli che lo hanno sostenuto. Il malumore dei Sangiorgesi è assordante e giustificato dalla assenza di serie iniziative amministrative. Come a dire: lui ha vinto ma dopo 14 mesi di governo appare chiaro ed incontestabile che i Sangiorgesi abbiano perso. Pertanto, gli consigliamo di non fare il gradasso, perché la politica non è un esercizio muscolare, non è una gara fine a se stessa. È una attività umana finalizzata al bene comune e come tutte le attività umane essa è costellata di successi ed insuccessi. Entrambi rientrano nella normalità. Ciò che veramente è importante e fa la differenza tra gli uomini è il modo di reagire ad essi. Soprattutto dopo aver vinto bisogna saper governare ed essere utili alla comunità; cosa che fino ad adesso non è affatto avvenuta. A proposito delle sconfitte: c’è chi le accetta e non ne fa un dramma esistenziale e soprattutto resta fedele ai principi che lo hanno spinto a misurarsi. E c’è chi invece non le accetta e reagisce in modo squallido, come, ad esempio cambiando Partito politico e addirittura schieramento (da sinistra a destra) con la stessa disinvoltura con cui si cambia un calzino. È esattamente ciò che ha fatto il sindaco Pepe quando, in presenza di una sconfitta, è diventato un autentico camaleonte; un comportamento di cui non si può certo andare fieri. Come si vede è sempre questione di stile. Quindi non minacci. Noi ci saremo sempre e soprattutto non faremo sconti alla sua attività amministrativa, se e quando finalmente si deciderà a cominciare a fare qualcosa di concreto, diverso cioè dai proclami tanto roboanti quanto vuoti e dai manifesti di auguri. Ciò faremo nell’interesse esclusivo dei Sangiorgesi. E lasci perdere il PD che è un grande Partito. Ne ha fatto parte ed il suo operato è stato democraticamente considerato inadeguato. Come al solito, niente di nuovo sotto al sole!! Poi, non accettando il responso popolare perché nel suo DNA probabilmente scarseggia l’umiltà, ha deciso di andarsene. Sempre questione di stile, come si diceva prima. Ha avuto un comportamento indegno che contribuisce non poco ad alimentare e giustificare nei confronti della Politica e dei politici la sfiducia che si avverte. Il PD, comunque, non ha avuto nessun danno dalla defezione, dal momento che nessuno se n’è accorto!!
Il segretario del circolo PD di S. Giorgio del Sannio
Marcello Barrasso