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Mastella, Edipo al contrario

Mastella, Edipo al contrario

6 Agosto 2017 | by Enzo Colarusso
Mastella, Edipo al contrario
Politica
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Da qualche giorno mi balena per la mente un paragone quasi blasfemo. Mi viene da pensare ad Edipo e lo metto in relazione a Mastella. A qualcuno sarà venuto da pensare che la calura avrà prodotto i suoi effetti su chi scrive e forse è proprio così. Eppure, l’idea dei due allo specchio che si guardano e si studiano mi suscita curiosità. Anche Mastella, al pari di Edipo, potrebbe essere una creatura mitologica che insegue, con alterne vicende, il proprio irreversibile destino; per quanto egli si sforzi resta nell’immaginario collettivo l’uomo della concertazione, il ministro dell’1,5%, uno degli interpreti più raffinati dell’arte del trasformismo, benchè non sia l’unico a praticarla si intenda. D’altra parte è diventato sindaco proprio perchè la gente ha preteso e pretende da lui rassicurazioni che tutto è riconducibile all’intermediazione, all’accordo sopra e sotto banco. Egli non sfugge alla sua “tiuche”, alla ineluttabilità del suo destino. E tuttavia ne è consapevole ed in questo sta la differenza con Edipo.

Se l’eroe sofocleo non sa di essere lui stesso l’impuro che contamina Tebe con la sua vicenda tragica di uccisor del padre e marito della madre e cerca di eludere la verità che lo bracca, Mastella, al contrario, conosce per filo e per segno quale sia la sua missione e la applica. Sa bene di essere l’untore di Benevento, per via della sua visione di che cosa debba essere la politica secondo lui e non si fa scrupolo alcuno di metterla in pratica. Trova sulla sua strada una moltitudine di epigoni che vedono in lui l’archetipo della loro idea di cosa significhi stare al servizio della res pubblica e si limita a blandirne le velleità da piccolo cabotaggio col bastone e la carota. Il resto procede da se. Incarna i desiderata di quella maggioranza della minoranza che lo ha eletto e che da lui non si aspetta nulla che non sia quello che ha mostrato in questi primi 14 mesi di governo della città. Per esempio Città Spettacolo, o quello che sia, comprensivo dello spot, assai pecoreccio, e che circola da qualche giorno sul web, rappresenta la vera essenza del “mastellismo”, con buona pace di El Kozeh e affini, la pietra angolare di tutto il suo pensiero su come si debba gestire una città che lo ha eletto a proprio campione. A partire dal divertimento che “deve” essere come lui lo intende: leggero e senza troppi intellettualismi. Circenses con un po di panem che è quello che si aspettano i commercianti. La domanda è scontata: che cosa vi aspettavate da Mastella? Lui interpreta se stesso, non ha mai bleffato. E’ Edipo al contrario e vive nella Tebe beneventana a cui, sotto sotto, non dispiace affatto.

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