“Mi suona stranissima la richiesta di dimissioni che mi ha rivolto Del Vecchio”, così il consigliere Angelo Feleppa risponde all’ex candidato sindaco a Benevento. E continua: “Un’enormità alla quale non voglio rispondere con lo stesso stile ma solo rimandando alla libertà che, dalla Costituzione fino ai regolamenti comunali, viene garantita agli eletti privi di vincolo di mandato. I seggi, al Parlamento come al Consiglio comunale, non appartengono ai partiti, alle liste o alle correnti, ma ai cittadini”.
L’addio del consigliere Angelo Feleppa al Pd beneventano per passare in maggioranza continua a far discutere. Per questo il diretto interessato torna a motivare la sua scelta politica. “Non credo – afferma – di aver commesso alcun atto di lesa maestà ma ho voluto accettare una sfida che è infine il desiderio di chiunque si candidi a governare la cosa pubblica. Quando solo qualche giorno fa, tre consiglieri di maggioranza in blocco hanno aderito ad un partito di altro schieramento, dal PD sono addirittura partite note di compiacimento”. E aggiunge: “Il cambio di registro utilizzato oggi nei miei confronti testimonia come fossero false le posizioni di ieri così come quelle di oggi: i singoli contano poco, per non dire nulla. L’obiettivo di tanti è togliere il fiato all’amministrazione attiva non migliorare le condizioni della Città, quindi se si riducono i numeri in Consiglio va tutto bene. Se, come nel mio caso, si accetta una sfida nell’esclusivo interesse della comunità, allora è trasformismo”.
Feleppa rimanda ai mittenti le critiche ricevute e afferma che risponderà ai cittadini della sua scelta tutti i giorni, non solo alle prossime elezioni. “Al di là delle bassezze e delle insinuazioni, sono contento di meravigliarmi per il dibattito che ne è scaturito – continua Feleppa – perché testimonia la distanza da un modo di concepire l’impegno politico che sono fiero mi distingue da tanti interlocutori. Mi preme ringraziare il sindaco Mastella che ha voluto affidarmi la supervisione di importanti temi, quali la cura del verde pubblico e i rapporti con i quartieri di Benevento: credo di aver dimostrato che per me la politica è servizio, avere a disposizione un campo dove dimostrarlo e misurarmi è una sfida ostica ma esaltante. Spero di non deludere le attese ma posso garantire sin da ora che il mio impegno sarà massimo e costante”.
Feleppa precisa che la sua decisione di aderire a “Noi Sanniti” non è dettata da interessi personali. “Mi preme sottolineare – dichiara il consigliere – che questo impegno non costerà un euro alle casse pubbliche. Ero consigliere e resto semplicemente consigliere. Spostando questo ragionamento su un piano più politico, ero iscritto ad un gruppo civico e ora sarò iscritto a un gruppo civico. Ero convinto di non aver prodotto alcun terremoto, ma data la veemenza delle reazioni è bene precisare anche questi dettagli”.
Chi siede in Consiglio, durante il proprio mandato, ricorda Feleppa, secondo le regole democratiche, risponde ai cittadini. Inoltre, sottolinea che negare questa circostanza elementare dimostrebbe una visione personalistica in grado di assoggettare i consiglieri a vincoli inaccettabili. Il consigliere dichiara di non voler polemizzare, ma aggiunge: “L’attacco alla mia scelta non è casuale: non credo che si possa nascondere i propri limiti infangando gli altri”. Poi di rimando a chi lo critica, afferma: “L’attuale capogruppo del PD fu eletto nella scorsa consiliatura con l’Udeur e quando transitò con il centrosinistra durante il mandato non si registrò alcuna levata di scudi moralistica. O ancora, il segretario cittadino del PD, candidato con me alle scorse comunali, non eletto e per questo diventato segretario cittadino, risulta poco credibile quando richiama una disciplina di partito che sembra esistere solo quando deve tutelare i tutelati. In ogni caso a De Lorenzo come a quelli che sono intervenuti ufficialmente mi sento di assicurare, oggi come avvenuto in passato, un confronto leale ed istituzionale”.