L’ufficiale giudiziario ai cancelli di ingresso dell’area dove dovrebbe, e a questo punto il condizionale è d’obbligo, sorgere la sede Asia a Ponte Valentino è un altro dei problemi agostani del sindaco Mastella, il cui attivismo potrebbe conoscere, in questo frangente, un arresto non del tutto imprevisto. La ragione per la quale “gli è tutto da rifare”, come diceva Bartali, è un pignoramento in atto che rende l’area dove da luglio viene sversato l’umido impossibile da utilizzare non essendo nella disponibilità della proprietà, Barretta Porcelli, cui l’Amministrazione si era rivolta per le proprie necessità. Una situazione che definire pasticciata è forse poco. Il Comune sostiene che sarebbe stato in capo ad Asia comprendere il reale stato dell’arte ed Asia che invece sostiene di avere ricevuto assicurazioni dalla proprietà che nessun gravame pesasse su quegli spazi. In un modo o nell’altro la situazione attuale è quella dello stallo con l’Autorità Giudiziaria che ha imposto il blocco delle operazioni e l’azienda di rimozione dei rifiuti che ora deve trovarsi un altro sito dove andare a sversare l’umido. Resta la sensazione di una vicenda dai molti lati oscuri, un intreccio di interessi da dirimere e su tutti il ruolo dell’ormai ex amministratore unico Quattrociocchi, la sua vicenda “kafkiana” con il nulla osta che non c’è, tutto assai risibile se non fosse che la vicenda è maledettamente seria e mette il Comune al centro di una situazione quanto meno sconveniente.