Mastella con le valigie in mano medita il riposo dopo un anno di certo non facile. Specialmente negli ultimi mesi, in cui ha dovuto fronteggiare fronde interne che ad un certo punto lo avevano messo in una situazione estremamente critica al punto tale da indurlo a pensare alle dimissioni. Eventualità che in questo momento sembra accantonata dopo che il sindaco è stato capace di ricalarsi in quelle vesti che lo vedono concedere di se la parte certamente più abile; quelle di stratega politico di raffinata capacità. Pragmatismo puro il patto con gli appisti che lui e il suo entourage continuano a ritenere elucubrazione di menti spossate dal caldo di questi giorni ma che in realtà ha garantito la stabilità della sua maggioranza. Mastella non solo non ha perso consiglieri ma addirittura può aumentarne il numero, prendendo a destra e a manca del suo e dell’altrui schieramento. Se Scarinzi è dato per molto prossimo ad accasarsi con AP, verso il duo Principe-Barone sarebbe in viaggio anche Feleppa, il cui enigmatico comunicato stampa di domenica sera sarebbe prodromico ad un suo eventuale passo d’addio dall’attuale posizionamento con Del Vecchio sindaco. Manovre si segnalerebbero anche in maggioranza dove la forza d’attrazione mastelliana sarebbe concentrata su due nomi da un pezzo in non grande sintonia con i rispettivi partiti di appartenenza e parliamo di Capuano e Zanone , rispettivamente da Forza Italia e UDC. Insomma, il quadro che si potrebbe ricomporre a settembre sarebbe sensibilmente diverso da quello pre-estivo e ridarebbe nerbo alla maggioranza mastelliana, mentre a risultare indebolita sarebbe l’opposizione democratica e i due partiti alleati di Mastella. Ca va sans dire che al netto delle alchimie tattico-politiche, materia nella quale Mastella, come detto, eccelle, resta un quadro desolante dell’azione amministrativa che ha omesso di fare anche quel poco che poteva dinanzi allo sfacelo dei conti pubblici. Il sindaco lascia a rosolare nella calura di Viale del’Università la sua ultima “creazione” l’assessore Del Prete alle prese con l’enigma degli enigmi: la mensa che verrà.
