Gianvito Bello ufficializza la sua uscita da AP. Una soluzione dei rapporti che lo stesso Bello imputa ai vertici del partito che “inaudita altera parte” avrebbero giubilato gli organismi dirigenti e nominato un nuovo organigramma provinciale. Con Bello esce dal partito il nerbo consistente di Benevento Popolare e quindi lo stesso Vizzi Sguera ad eccezione di Farese che resta in AP. Si tratta di un passaggio non banale e che invece ratifica la fine di un rapporto che si era incancrenito negli ultimi mesi. Gianvito Bello non gira attorno alla questione: reputa il modo col quale è stato emarginato dal duo Barone Gioacchino Alfano ispirato dall’assenza di confronto democratico all’interno degli organismi stessi ed in totale dispregio dello statuto del partito. “I componenti dell’assemblea , che hanno sempre manifestato disponibilità al dialogo, passione per l’attività politica e grande impegno in ogni appuntamento elettorale , si vedono costretti a lasciare il partito proprio a causa di atteggiamenti di esclusione irresponsabili e, nello stesso tempo, inopportuni se si pensa al consenso che Alternativa Popolare ha in tutti i sondaggi elettorali”. Gianvito Bello non parla di un suo prossimo coinvogimento in altre formazioni. Si limita a sottolineare che non verrà meno l’impegno su iniziative programmatiche ed istituzionali a favore della città. Nessun riferimento a nuovi apparentamenti che al momento risultano difficili da ipotizzare. Così come è complicato pensare ad un futuro convergente con Vizzi Sguera che a suon di voti potrebbe essere prossimo all’ingresso in Forza Italia. E d’altra parte Sguera ha sempre sottolineato la sua natura di uomo di destra . L’ingegnere avrebbe più d’una difficoltà a tornare con Nunzia De Girolamo dopo le frizioni di NCD. Ipotesi e poco più. Nel frattempo Vincenzo Sguera resta al suo posto in consiglio comunale e la sua presenza al voto sul consuntivo fa intendere che sviluppi a breve non se ne prevedono.