E’ un tema vecchio quanto il mondo quello di pensare ad una nuova sinistra, di lotta e di governo, capace di intercettare il consenso di quelle masse che ormai da un pezzo hanno voltato le spalle a quel modello culturale e politico andando, financo, ad ingrossare le schiere populiste e destroidi che specialmente in tempo di crisi riscuotono la fiducia dell’opinione pubblica. Una nuova sinistra capace di invertire la rotta non solo è auspicabile ma necessaria. E’ in sintesi lo spirito che permea coloro che si sono posti a sinistra del PD, quelli che con un linguaggio di uso comune vengono definiti gli scissionisti. Le prospettive di Articolo Uno- Movimento Democratico e Progressista in vista del primo di luglio espresse dall’On Laforgia capogruppo alla Camera dei Deputati di MDP in vista dell’iniziativa di Roma di Piazza Santi Apostoli, il Primo Luglio, con Giuliano Pisapia.
Dialogo col PD, sempre più un organismo di matrice centrista, meno con quella sinistra radicale che Laforgia definisce di rappresentanza e con la quale, a quanto pare, non esistono i presupposti per dialogare, almeno per ora. Una posizione che perplime se si intende davvero creare i presupposti per un dialogo a tutto tondo con l’universo progressista nel suo complesso. Insomma, resta inalterato il clima di diffidenza che impedisce il formarsi di un canale di comunicazione dal quale partire per un ecumenismo a sinistra che al momento non si scorge all’orizzonte.