Di Pasquale Viespoli si dirà che abbia contribuito al disorientamento della destra sannita, che non abbia sollecitato la crescita di una certa classe dirigente, che alla fine sia rimasto da solo a portare avanti le sue posizioni. Tutto vero, anche se lui nega e lo fa in modo vibrato al punto da tenermi due ore inchiodato sul balcone di Gianfranco Ucci per spiegarmi che non ha tarpato le ali a nessuno e che pezzi di quella sua nidiata di giovani leoni sono tuttora in circolazione. E tuttavia Pasquale rappresenta, in questo momento, l’unica voce credibile in un panorama desolante nel quale gli attori politici ed istituzionali, quando navigano, lo fanno a vista e senza capirci molto delle loro azioni. Lui, invece, appare lucido, ogni suo intervento è ficcante, le sue argomentazioni inattaccabili e non per furbizia espressiva ma per sapida lettura del contingente. E’ l’unico dei protagonisti che ammette senza troppi giri di parole di avere sbagliato e ne fa outing anche quando non gli è richiesto e si scorge che quegli errori se li porta marcati a fuoco vivo sulla pelle. Viespoli ha il coraggio di dire quello che pensa e ciò gli deriva dalla sua storia politica di cui non ha mai rinnegato l’appartenenza. Negli ultimi tempi ha inteso “rileggere” la Destra, si è affidato, in un caso, anche al sottoscritto dimostrando una dote non comune che è poi quella dell’apertura, filo conduttore della sua sindacatura quasi decennale e siccome è solo non ha dovuto rendere conto a nessuno. Viespoli si commuove ripensando a ciò che è stato l’impegno di una vita, quando essere di destra non era cosa poi tanto semplice. Viespoli era e resta un uomo onesto che ha percorso quasi vent’anni di politica ad alto livello senza mai doversene vergognare e non per tutti è stato così. Viespoli rappresenta ancora una risorsa per questa città? La domanda esige cautela. La sua parabola politica, al di la di qualche patrocinio a Fratelli d’Italia, sembra nella sua fase calante ma questo lo sa anche lui. Ma Viespoli può e deve rappresentare un punto di riferimento, al netto dei suoi errori di cui ne riconosce per intero la paternità. E allora è proprio questo il suo percorso attuale e la sua ragione d’essere un personaggio pubblico. Accompagnare col ragionamento l’attualità. Non è semplice ma lui ci riesce davvero bene.
