E la legge elettorale par che vada. Le quattro forze politiche che esprimono il Tedeschellum PD, Forza Italia, Lega e M5S possono chiudere il discorso alla Camera già domani e varare il nuovo sistema che prevede il proporzionale con sbarramento al 5§%. Una iattura per i piccoli partiti che infatti contestano “in nuce” la presunta incostituzionalità del progetto di riforma ma la riforma elettorale, l’ennesima negli ultimi 20 anni, è anche importante per quanto attiene i collegi, nel nostro caso campani. Umberto Del Basso De Caro, assai attivo in questi ultimi tempi in Irpinia, tatticamente sagace nell’andare a posizionarsi in un contesto acefalo, chiude il suo personale cerchio. Parla di difficile sintesi tra PD, M5S, FI e Lega Nord, ma l’accordo condurrà, sostiene, a ricadute sostanzialmente interessanti per l’entroterra campano. “Alla Camera il collegio uninominale di Benevento sarà costituito dalla somma dei comuni che erano ricompresi nei collegi 8 e 9 del Mattarellum del 1994. I comuni della Valfortore, già ricompresi nel collegio n. 10, resteranno insieme ad Ariano Irpino ed ai Comuni della Valle dell’Ufita. Al Senato il Collegio sarà identico a quello disegnato per l’Italicum, vale a dire l’intera provincia di Benevento e la quasi totalità dei comuni della Provincia di Avellino ad esclusione dei Comuni del Vallo di Lauro, eletto con sistema uninominale proporzionale. E Umberto è sempre più intenzionato a perseguire il Laticlavio, sempre se alla fine dovesse essere questo, ma non c’è motivo di non ritenerlo, il testo definitivo della riforma che permetterebbe anche di evitare lo smembramento della provincia di Benevento. Un concetto che ribadisce chiaro anche il segretario provinciale del PD sannita Valentino che potrebbe vedersi spianata una impronosticabile corsa alla Camera