Che tra politica e burocrazia di Palazzo ci fosse una men che cordiale antipatia è cosa assai risaputa. L’ultima frontiera di questa guerra dichiarata ormai da anni è quella sul fronte dei bonus ai dirigenti per la produttività relativa al 2017 per un totale di 306124 euro. Una cifra considerevole in tempo di dissesto che e che ha finito per cementare la unanime perplessità di maggioranza ed opposizione in Commissione Finanze avvalorata anche e soprattutto dalla valutazione espressa dai Revisori dei Conti nel mese di febbraio. Detto in soldoni: se sacrifici devono esserci che lo siano per tutti. Contro questa eventualità onerosa si era espresso anche il PD secondo il quale si tratta di una scelta “meramente politica, a neppure sei mesi dalla dichiarazione di dissesto, una premialità che cozza col buongusto e soprattutto manca di rispetto nei riguardi degli innumerevoli sacrifici che i cittadini sono già chiamati a fare”. Sulla faccenda interviene con una nota l’assessore alle Finanze Serluca. “È opportuno chiarire che la costituzione del fondo per il salario accessorio è un obbligo di legge, non è un atto discrezionale dell’amministrazione, e la sua quantificazione è strettamente legata alle previsioni del CCNL. Maria Carmela Serluca chiama in causa la giunta Pepe che con le delibere n. 121 e 122 del 2014, “aveva quantificato tale fondo in € 330.000, ben due mesi dopo che la Corte dei Conti aveva ordinato all’ente di dichiarare il dissesto e mentre presentava il secondo piano di riequilibrio pluriennale. La Serluca pone un interrogativo e cioè come mai fu effettuata una ricognizione che si fermava all’anno 2014. “Non si comprende”, conclude l’assessore alle Finanze, “perché non sia stato determinato per gli anni 2015 e 2016, visto che la legge prevede che esso vada determinato annualmente”.
