Un dietrofront che avrebbe evitato lo sforamento dei tempi tecnici previsto dal Tuel e il possibile rischio di scioglimento del consiglio comunale. La minoranza eccepisce il contrasto con l’articolo 259 del Testo Unico degli Enti Locali e così non sarà più l’otto maggio ma il quattro la data della riunione assembleare che dovrà varare il documento di previsione del bilancio. Il Presidente De Minico ha approntato in fretta e furia il nuovo calendario di lavori convocando ieri sera una atipica conferenza dei capigruppo disertata dall’opposizione. Il clima è confuso, questa è l’unica cosa certa di questa commedia degli equivoci. Stamane in aula consiliare maggioranza ed opposizione si sono tornate a confrontare in commissione Finanze e come accade di frequente negli ultimi tempi a finire nel tritacarne è stata la burocrazia di palazzo, disattenta su date e scadenze tanto che dallo stesso De Minico sono partite le critiche più severe fino a paventare possibili conseguenze di carattere disciplinare a carico dei presunti responsabili. Di cui, però, non si è fatto nome. Sta di fatto che le opposizioni hanno costretto la maggioranza ad un burrascoso salvataggio in corner ed è questo il dato politico su cui si concentra la lotta politica a Palazzo Mosti
Minimizza, dal canto suo, Giovanni Quarantiello, capogruppo della Lista Mastella secondo il quale non sarebbe stato esiziale lo sforamento dei tempi.
Quarantiello, anima critica di una maggioranza tutt’altro che prona ai desiderata del Governo cittadino. Lo testimonia la sua strenua difesa delle guarentigie dei consiglieri che sostengono il sindaco Mastella. Sulla questione dell’anticipo a domani del Consiglio comunale però il capogruppo della Lista Mastella suggerisce una spiegazione quanto meno originale che potremmo definire provocatoria nei confronti di taluni suoi colleghi.