Raffaele Del Vecchio particolarmente raggiante dopo la netta affermazione di Avanti Insieme, la lista che faceva riferimento al tandem Renzi-Martina. In una nota l’ex vicesindaco di Benevento esprime orgoglio per il fatto di poter tornare a rappresentare il Partito Democratico del Sannio nell’Assemblea nazionale e per la straordinaria affluenza di cittadini alle urne, 16.321 unità. Del Vecchio è inopinatamente polemico nei confronti di non ben precisati “racimolatori di dissenso e populisti di ogni dove” ai quali, sostiene, si sia dimostrato anche in questa occasione che il PD è la principale forza politica della provincia di Benevento. Del Vecchio concentra l’attenzione sul voto a Benevento. Definisce esaltante la performance del partito nel capoluogo con 2.294 partecipanti, di cui 1.648 a sostegno della lista “Avanti, Insieme” , reputa il PD cittadino “vivo e scalciante” un messaggio chiaro, “per l’oggi e per il domani, a chi voglia intendere, ai soliti e conosciuti detrattori interni e agli avversari esterni”. Sulla stessa lunghezza d’onda del leader De Caro, Del Vecchio parla di trionfo del gruppo dirigente che sostiene il confermato segretario Renzi. “Sia a Roma che in sede locale deve interrompersi definitivamente quel logorante lavoro di delegittimazione dall’interno che c’è stato fino ad oggi”. Parole assai chiare che però denotano livore e non per quello che concerne il dato nazionale. Nel Sannio le aree “altre” raccolgono un dato vicino al 20% che, piaccia o meno, rappresenta quanto i sostenitori delle due mozioni sconfitte immaginavano di poter raggiungere, forse anche in misura maggiore a quanto ipotizzato. E non si può impedire a queste anime di coltivare un progetto di alternativa interna che è nell’alveo del gioco democratico, fermo restando che il partito è saldamente, in questo momento, nelle mani dell’establishment decariano, come i numeri dimostrano ampiamente. E tuttavia, all’orizzonte, si vede qualcosa di diverso che si agita e che va raccontato.