E venne il giorno di Roberto Fiore a Benevento. L’ex latitante e leader di Forza Nuova arriva all’Hotel Italiano scortato da un possente schieramento di forze dell’ordine e si dirige direttamente all’interno dell’albergo per timore di possibili provocazioni che, però, non si sono verificate. Qualche momento di tensione, tuttavia, si è verificato ma il cordone formato da Polizia e Carabinieri ha immediatamente ripristinato l’ordine. E così Fiore ha potuto tenere il suo intervento nella sala sotterranea dell’hotel dinanzi ad una platea composta da una sessantina di unità, in buona parte proveniente da altre località della regione. Fiore ha sciorinato il suo repertorio che per la verità non ha presentato elementi di novità rispetto alla tradizionale impostazione del suo movimento.
Un sabato neofascista al quale in parecchi hanno contribuito a dare un risalto maggiore rispetto a quanto in realtà meritasse. Ed è elemento su cui dovrebbero riflettere quanti hanno in questi giorni contribuito ad alimentare la grancassa mediatica attorno a personaggi che rappresentano una residuale minoranza nel panorama politico di questo paese e che la Costituzione pone al di fuori del proprio dettato.