C’era attesa per la presentazione di Campo Progressista nel Sannio. Attesa che verrà interrotta il 28 aprile quando al Mulino Pacifico gli epigoni di Giuliano Pisapia terranno la prima assemblea di presentazione nella quale sarà presentato il progetto e il lavoro da svolgere nelle “Officine delle Idee”. Nel Sannio Alfredo Nazzaro e Simone Razzano raccolgono adesioni importanti e di prestigio. Da Marcello Aversano ad Amerigo Ciervo passando attraverso Angelo Bosco, Mariapaola Caruso, Carla Cocca, Rita Damiano, Nicola De Ieso, Michelangelo Fetto, Alfonso Ialeggio, Michele Lanna, Roberto Longobardi, Oriana Mancusi, Gianpiero Marrone, Paolo Meccariello, Fabrizio Meola, Giovanna Palermo, Antonio Pedicini, Michele Selvaggio, Riccardo Tiso, Angela Tretola, Romeo Valletta, Mario Viglione, Giovanni Zarro. “Riteniamo, dicono i promotori, “che una proposta autenticamente riformista sia l’unica risposta, da un lato, al populismo, e dall’altro al sovranismo, fino al limite della xenofobia. E’ arrivato il tempo di un cambiamento per il nostro Paese, un cambiamento che sfidi le disuguaglianze, la povertà, la precarietà. Che risponda alla domanda di futuro che emerge dal cuore dell’Italia. Che si prenda cura dell’ambiente, dell’accoglienza, della giustizia sociale. Che valorizzi l’ascolto e l’empatia, che favorisca il confronto e la partecipazione e non imposto dall’alto”. In questo senso”, prosegue la nota, “Campo Progressista non vuole essere un nuovo partito ma uno strumento in grado di aggregare esperienze politiche, associative, culturali, progressiste, democratiche, ecologiste, civiche. Unite nell’esigenza di dare vita a una storia radicalmente inedita. Non un cartello elettorale, ma una leva che valorizzi le risorse positive esistenti e ne liberi di nuove”. Campo Progressista lancia quelle che definisce “Officine delle Idee”, intese come “luoghi in cui non conta la provenienza di ciascuno, ma solo dove, insieme, vogliamo andare”. E insieme e per tutti la prima tappa è rappresentata dal Mulino Pacifico che per una serata smette i panni di laboratorio teatrale per indossare quelli di laboratorio politico, ammesso che vi sia una netta demarcazione tra le due cose. ” Un laboratorio aperto a tutti coloro che hanno a cuore la costruzione di un nuovo e plurale centrosinistra; aperto al popolo della sinistra, del civismo, dell’ambientalismo e del cattolicesimo sociale. Aperto a tutte quelle forze sane presenti nella società italiana che si impegnano quotidianamente nelle associazioni, nelle amministrazioni locali, nel mondo delle professioni, nelle imprese, negli enti di volontariato, nel sociale, nel no profit, oltre che nei partiti. A chi non saprebbe neanche bene come etichettarsi”. Campo Progressista configura quattro Officine che nel Sannio sono già costituite: cultura e turismo; territorio, ambiente e agricoltura; reddito e lavoro; cittadinanza e inclusione sociale.