L’opzione Orlando prodromica alla nascita di un’area culturale e valoriale che si prefigge il superamento della mera fase congressuale e intende costituire un bacino di idee per rafforzare l’identità del PD, a tutte le latitudini. Area e benchè mai corrente. E’ questo il dato saliente che è emerso dalla conferenza stampa degli orlandiani presso la sede del Pd a Corso Garibaldi. Palumbo, Perifano, Iavarone, Pepe e Boccalone, assente Ricciardi, costituiscono il nerbo di questa proposta che si prefigge il non facile compito di andare oltre l’attuale fase di stallo del partito e proporre una svolta di sinistra rispetto all’attualità renziana che pare piegata su se stessa. Un partito che si riconosca nelle tradizioni democratiche e progressiste che stanno alla base della sua giovane costituzione. Orlando per frenare quella diaspora che rappresenta il,dato più allarmante cui fare riferimento
Dopo il 30 aprile, che cosa ci sarebbe dietro l’angolo? Quella che va a costituirsi è un’area di sinistra che ponga elementi di novità e vivacità politica. Anche a Benevento, dove la cristrallizzazione attorno alla nomenklatura decariana pare inattaccabile.