Dopo il Malies il sindaco di Benevento Clemente Mastella punta il suo interesse qualche centinaio di metri più a monte: ora è l’area di Piazza Duomo nel mirino del sindaco. Facile il riferimento al cosiddetto “mamozio”, l’edificio che si contrappone alla Cattedrale e che rappresenta, forse, l’archetipo delle anomalie cittadine, un embrione di edificio che si staglia eterno sulle velleità di concretezza di almeno tre o quattro amministrazioni succedutesi negli ultimi decenni. Mastella ha sollecitato gli uffici Legale ed Urbanistica del Comune affinché ricostruiscano nel dettaglio l’intero procedimento amministrativo con le relative pendenze dell’area di Piazza Duomo. “L’obiettivo, ha commentato il primo cittadino, è individuare la strada più efficace per una definitiva sistemazione, in tempi certi e attraverso le risorse reperibili, della centralissima area cittadina”.
Mastella fa riferimento alle “risorse reperibili” e sa bene che sono assai magre, quasi nulle e comunque non abbastanza per tentare la sortita della soluzione definitiva. Ragione per cui è consapevole che in questo momento, al di la delle verifiche, si può fare ben poco. Certo ha ragione quando scrive che “tra i tanti paradossi che caratterizzano questa vicenda c’è anche la realizzazione di edifici privati su suoli pubblici e costruzioni pubbliche su suoli privati”, ma queste prese di posizione, sostanzialmente inattaccabili, ca va sans dire, poco o nulla potranno nei confronti della soluzione dei problemi. Malies ieri e “mamozio” oggi vanno messe nel novero della propaganda. Nulla di nuovo sotto il sole.