Sul tema dei vitalizi è intervenuto in una nota stampa, “Insieme Protagonisti”. “Un tema, sempre presente da anni nel dibattito politico italiano, è tornato proprio in questi giorni di grandissima attualità: quello dei cosiddetti vitalizi agli ex parlamentari, nazionali e regionali. La nostra San Giorgio”, si legge nella nota, ” è toccata direttamente da questo argomento, dal momento che il sindaco si trova in questa situazione di grande e odioso privilegio. E sul fatto che sia appunto un privilegio odioso non vi è alcun dubbio!!!
Il sindaco nel recente passato ha sollevato più volte il problema delle indennità, tacendo tuttavia che per anni (9+12) egli ne sia stato ricco beneficiario. E va bene, si è spinto nel fare i conti in tasca agli altri, dimenticando, come al solito, le sue di tasche! Tant’è, siamo abituati a questi vuoti di memoria e ne segnaleremo altri a breve. Ma torniamo all’argomento vitalizi: chiediamo espressamente di fare chiarezza. Perché le indennità, piccole o grandi che siano, sono dovute per attività che si svolgono; mentre i vitalizi si rapportano ad attività che non si svolgono più. Ecco perché riteniamo sia non più rinviabile il momento che il sindaco dica ai sangiorgesi l’ammontare preciso dei suoi vitalizi, relativi ai nove anni in Regione Campania (comunque lautamente retribuiti) e ai 12 anni del Parlamento nazionale (anch’essi all’epoca ancor più lautamente retribuiti). E lo invitiamo a non ricorrere al vecchio mezzuccio di affermare di non avere titoli in borsa, di non avere proprietà e stupidaggini di questo tipo, perché, come si sa, uno i soldi li può anche scialacquare ma ciò non significa che non li percepisca.
Bene, è utile che i sangiorgesi sappiano a quanto ammontano i vitalizi mensili del sindaco. Questa sì che è trasparenza, e a dieci mesi dall’insediamento al Comune, ormai ci saremmo aspettati di leggere questi importi sul sito web istituzionale, nella sezione dedicata appunto alla trasparenza. In primis, del sindaco.
Anche se la legge non lo prescrive in maniera tassativa, essendo la nostra San Giorgio solo sulla carta di pochissimo inferiore ai 10mila abitanti, sicuramente lo impone l’opportunità. Che senso ha, infatti, parlare ad ogni piè sospinto, di trasparenza quando poi si nascono alla cittadinanza i privilegi goduti? O peggio, qual è il senso di sbandierare ogni giorno una piccola rinuncia, l’indennità da sindaco, che sarebbe anche legittima, e nascondere invece privilegi molto più corposi, legati a pratiche di vecchia politica? Così facendo si ingannano i cittadini, i quali immaginano di essere governati da un benefattore quando invece le rinunce ostentate sono di gran lunga inferiori ai privilegi nascosti.
Ribadiamo: è ora di dire basta, è ora che il sindaco dica alla cittadinanza il preciso ammontare dei suoi due vitalizi. La nostra non è curiosità morbosa, ma è fermo e condiviso convincimento che i cittadini debbano conoscere fino a che punto il loro sindaco si trova in una situazione privilegiata che gli consente di vantarsi di piccole generosità. Naturalmente l’augurio che esprimiamo è che il Parlamento metta fine in tempi brevi a questo autentico scempio che costa allo Stato, e quindi ai cittadini, centinaia di milioni di euro all’anno.