Arriva l’endorsement decariano all’ex Premier-segretario: “Sosterrò la candidatura di Matteo Renzi e spero che ci sia un dibattito importante e non una conta – incalza-“. Il Sottosegretario, inoltre, annuncia che venerdì prossimo sarà a Torino per la conferenza programmatica sperando “che sia un Lingotto bis”. Affascinato De Caro da quella scena che, dieci anni or sono, gettarono le fondamenta per il progetto originario del Partito democratico, quel contenitore plurale che aveva l’obiettivo di riunire in un solo campo largo le culture – fino ad allora antitetiche – post-comuniste, post-democristiane ed ambientaliste. Insomma quello sognato da Walter Veltroni, ma che con tutta evidenza sembra essere precipitato. O mai realizzato. Punti di vista.
Altro tema affrontato e, sicuramente più delicato, riguarda le dimissioni del Ministro allo Sport Luca lotti sulla vicenda Consip che vede indagato anche il padre dell’ex Premier, Tiziano Renzi. De Caro boccia a pieno titolo eventuali dimissioni di Lotti “perchè se così avvenisse – secondo lui – si affiderebbe alla magistratura il potere di selezionare la classe dirigente” in quanto “non un imputato, nè un rinviato in giudizio, nè un condannato”.
