Sono ore di grande fermento nella vita politica beneventana. Tra sussurri e grida è tutto un movimento di posizionamento per possibili scenari futuri a medio e lungo periodo. Nessun dorma sembra essere la fonte di ispirazione generale. A sinistra il Pd vive un momento di relativa tranquillità. Nessuno dei Grandi Elettori è a rischio fuoriuscita ragione per cui De Caro può governare il partito senza troppe preoccupazioni. Lontano mille miglia dalle catastrofi napoletane a Corso Garibaldi l’atmosfera che si percepisce è quella dell’unità. Coloro che potevano essere e che per certi aspetti possono esserlo ancora a rischio di fuoriuscita sono i rappresentanti delle grandi famiglie della sinistra beneventana, dai Perifano ai Nardone, ai Del Vecchio. Nessuno, pare, si muoverà dal punto in cui è. Qualche perplessità si può nutrire per Perifano, al centro di un certo pressing sia interno che esterno e per esterno parliamo della nuova compagine dalemian-bersaniana ma è lo stesso presidente dell’Asi a fugare ogni dubbio. “La tessera Pd è triennale”, dice Prifano”. “Avrei potuto disdettare l’adesione ma non ho ritenuto di farlo in questo particolare momento politico”. Perifano quindi non si muove ma esprime perplessità circa la sua partecipazione al Congresso e se pure ci sarà non sarà a favore del segretario uscente Renzi.
