Tutto è proiettato verso la sentenza di metà marzo quando il Tribunale di Napoli si esprimerà su Mastella, se sia condannato e quindi saranno immediati gli effetti della Severino oppure ne uscirà per sempre da quella vicenda che di certo gli ha condizionato la vita negli ultimi dieci anni. Salta l’opzione Russi per l’eventuale reggenza mentre appare sempre più precaria la posizione di Erminia Mazzoni, l’attuale vicesindaco che non erediterà l’interregno in caso di condanna del sindaco e i cui rapporti con Mastella e il resto della giunta sono al minimo storico. In corsa ci dovrebbe essere Luigi Ambrosone, uomo di grande affidamento per il sindaco. Ma la notizia più importante risiede nella possibile adesione del sindaco nelle file della neocostituita compagine dalemian-bersaniana di Democrazia Progressista. Lo confermano fonti vicine a D’Alema e la stessa presenza del sindaco al Museo del Sannio avvalorerebbe l’indiscrezione. Mastella ed emissari della nuova compagine, D’Alema compreso, avrebbero avuto incontri riservati per gettare le basi di una possibile collaborazione ed anche di futuri scenari elettorali. Con lui anche Mosè Principe che da Santo Domingo ha già aderito a DP. L’idea è quella sottrarre Mastella al centrodestra ma cosa ne viene al sindaco di Benevento? Gli scenari delle future elezioni, a breve o a scadenza di legislatura, sono elementi di grande interesse. I posizionamenti per le candidature pure e si sa che in questo caso ci sono diversi appetiti in gioco. Qualcuno rimarrà fuori e già trabocca il sacco del mugugno tra i possibili diretti interessati.
