E’ stato un Mastella particolarmente attivo quello di oggi sul fronte politico ed amministrativo. Mastella è seriamente preoccupato dell’esito della sentenza del processo Udeur attesa per metà marzo o giù di li. Prescrizione a parte, se il tribunale lo condanna lo spettro della Severino gli si materializza dinanzi ed a quel punto il passo indietro è obbligatorio. Ragionando per assurdo Clemente si sta cautelando e la cautela passa attraverso la neutralizzazione del “pericolo” Mazzoni che in qualità di vice sarebbe automaticamente candidata a sostituirlo. Una ipotesi che Clem intende scongiurare visto ormai il gelo che è sceso tra i due.
Non che in passato tra Mastella e la Mazzoni vi fossero soverchi motivi per poter parlare di convergenze, piuttosto di opportunità visto il canale che la Mazzoni poteva tenere aperto con il governatore De Luca. Ora che questo canale pare non essere più tale ecco che riemergono le antiche diffidenze, che sono reciproche. Erminia non è nella disponibilità del sindaco. Non è personaggio che si può ridurre al silenzio e culturalmente e politicamente. Ella rappresenta un osso duro per Mastella e poi dispone di “pretoriani” e di particolari entrature che ne fanno più un nemico in casa che un fido alleato. Motivi più che validi per ricercare altrove la figura di traghettatore nella speranza di poter arrivare in tempi brevi alla prescrizione o al ribaltamento della sentenza in appello. Ragionando per assurdo il sindaco avrebbe già individuato il soggetto capace di garantirgli una certa tranquillità.
Sarebbe l’assessore Vincenzo Russi, uomo fidato, dall’aspetto bonario e più di tutto un mastelliano di ferro. In alternativa un altro nome di garanzia potrebbe essere quello di Ambrosone, altro elemento assai gradito al Principe e rimastogli accanto nella sciagura come nella buona sorte.
