C’è un clima assai teso dalle parti di Palazzo Mosti. La sentenza del processo Udeur è senza dubbio una spada di Damocle sulla testa del sindaco Mastella che, rumors di Palazzo, vorrebbero assai preoccupato per le conseguenze legate alla Severino.
Due anni e otto mesi, questa la condanna chiesta dal Pm Frongillo nei confronti dell’ex ministro e appare ovvio che non è la consistenza della pena chiesta dall’accusa a costituire il motivo della preoccupazione di Mastella ma gli effetti della legge Severino che, in caso di condanna, scatterebbe implacabile. La sentenza è prevista tra qualche mese mentre oggi Mastella dovrebbe deporre dinanzi ai giudici per chiarire la sua posizione. L’accusa nei suoi confronti è quella di avere fatto pressioni su Bassolino, all’epoca Presidente della Regione, per la questione della nomina all’Asi di Gino Abbate, attuale presidente di Gesesa. In sostanza è un momento assai turbolento per l’Amministrazione Mastella che appare avvinta in un vortice di polemiche e di veleni che ha reso mefitica l’aria a Via Annunziata. La questione della pubblicazione di dati sensibili, con tanto di nomi e cifre non sembra perdere di intensità e nemmeno attenua le fortissime polemiche; anche perchè si è trattato di un ordigno che ha finito per avere effetti collaterali che potremmo definire fisiologici.
Durissimo, per esempio, è stato il commento di Amina Ingaldi, tra gli assessori meno amati dal sindaco. Ingaldi ha affermato di non avere intestato nulla a suo nome, tranne la macchina, e che non sa spiegarsi come mai sia finita nella lista nera pubblicata dal Mattino. “Al momento ancora non ho ricevuto spiegazioni circa i 410 euro di cui mi si chiede il pagamento”, dice Ingaldi, “e ne il Presidente del Consiglio De Minico e ne il segretario generale Cotugno mi hanno sinora dato risposte esaustive. Si fa politica becera a dispetto di gente sana e pulita che si è giocata la faccia e la reputazione”.
Dichiarazioni pesantissime che provengono dalla giunta di governo mentre dal consiglio i 5Stelle chiedono a gran voce che si faccia luce sulla fuga di notizie che ha prodotto la lista di proscrizione pubblicata dal Mattino.