Oltre la metà dei consiglieri comunali è morosa nei confronti del Comune e rischia di brutto in virtù del Tuel e dell’articolo 63 ad esso attinente. Rischia la potenziale incompatibilità nell’esercizio di rappresentanza che la volontà popolare ha tributato loro. E sono numeri non da poco quelli che emergono dalla verifica che lo stesso Ente comunale sta effettuando dopo la fuga di notizie che è trapelata da Palazzo Mosti. Si va da poche centinaia di euro a diverse migliaia. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Il Mattino Puzio e Reale sarebbero i recordman mentre non ci sarebbero “carichi pendenti” per il sindaco Mastella, la sua vice Mazzoni, e la quasi totalità della giunta, eccetto proprio Reale che dalla giunta sembrerebbe con un piede fuori. Nessun coinvolgimento per Fausto Pepe, mentre Angelo Feleppa, tra i proscritti secondo la lista pubblicata dal Mattino, ha fatto sapere di non avere alcuna pendenza col Comune. Una situazione incresciosa che di certo non alimenta la fiducia, già scarsa, dell’opinione pubblica nei confronti del cosiddetto paese legale. Il sindaco Mastella è cauto. “Si tratta in larga misura di piccole somme, ognuno credo chiarirà”. Resta per intero il clima di scollamento che ne deriva ed anche la presunzione di alcuni di essere meno normali della collettività che li ha chiamati a rappresentarla. Resta anche lo sconcerto per la disorganizzazione della macchina comunale e di una banca dati letteralmente fuori controllo, anche qui si dovrà chiarire la responsabilità, e la totale assenza di comunicazione tra i diversi uffici della burocrazia di Palazzo. E qui si apre uno spaccato antico quanto il mondo dalle parti di via Annunziata.