Mensa e suoi derivati. Una delle pagine più kafkiane della storia recente cittadina e sulla quale ci sbattono il grugno le amministrazioni, a prescindre dalla loro matrice. Chiunque abbia a che fare con la mensa scolastica deve prevedere un mucchio di rogne senza fine e forse immaginare di non trovare mai il bandolo della situazione. Essa è stata tra le cause della sconfitta del centrosinistra, al di la delle responsabilità politiche, ed anche uno dei motivi del rovescio elettorale personale di Fausto Pepe.
Che torna sulla faccenda con una sua considerazione che parte dalla posizione di Pina Pedà, fino a qualche settimana fa consigliera nutrizionale ed ora non più. Fausto giudica la sua uscita di scena come un segnale di rottura “molto forte nei confronti dell’amministrazione Mastella e fornisce una misura di come si stia procedendo, e di quanto la “propaganda” sui media o sui social si sia poi trasformata in una “farsa”. Pepe torna a polemizzare con l’attuale amministrazione. ” Pur di non utilizzare il lavoro avviato della precedente amministrazione”, dice Fausto, “ha indebolito e umiliato anche quanto svolto con competenza e professionalità dalla Dr.ssa Pedà. Ha addirittura pensato che la cosa migliore da fare fosse propagandare la sentenza del Tar di Torino sull’utilizzo del panino, guardandosi però dall’elaborare un regolamento che ne disciplinasse l’utilizzo”.
Pepe, che parte dall’assunto che Pina Pedà abbia pagato una sorta di isolamento politico che l’ha condotta in un cul de sac da cui non era più possibile uscire, rivolge un attestato di stima alla professionista calabrese chiedendole “di non demordere e che il suo lavoro è stato ottimo” a fronte di un’Amministrazione insensibile “verso un servizio così importante”. A Mastella l’ex sindaco rivolge l’invito “di pensare meno alla creazione dell’ennesimo partito politico e di più alla salute dei nostri bambini”.