Al varo il nuovo soggetto politico di Vincenzo De Luca. Si chiamerà Campania Libera ed aggregherà un numero poderoso di consiglieri ed assessori tanto che potrebbe anche sopravanzare lo stesso PD in consiglio regionale. Ma non è tanto questo il nocciolo della questione, quanto il progetto deluchiano di smarcamento dallo stesso PD, la volontà del Governatore di diventare una sorta di “catepanos” in grado di condizionare il partito con il quale i rapporti sono al minimo storico. Va detto che in Campania è proprio il PD ad essere ai minimi storici perchè è ancora alle prese con una ridefinizione interna che non si è ancora materializzata, un partito ostaggio di potentati e nel quale il segretario Tartaglione ha un valore puramente ornamentale. De Luca tesse la sua tela. Certo la storia della frittura di pesce e il caso di Nola non sono punti a favore ma De Luca procede dritto per la sua strada e ad Afragola parte con questa nuova avventura. Parola d’ordine è drenare. Derenare consensi e uomini per formare un corpo in grado di condizionare la vicenda politica. Appare naturale che Campania Libera getti la sua ombra anche nel Sannio. Cosa non scontata ma possibile anche perchè di dissenso nelle file del PD ce ne è eccome. Disorganizzato e disarticolato, con gli esponenti di maggiore carisma che evitano di dialogare per vicendevole sospetto ma esistente. Campania Libera non si porrà, ovviamente, su modulazioni di frequenza diverse da quelle del sindaco Mastella: il rapporto tra De Luca e il sindaco di Benevento va avanti e non presenta crepe, almeno sino ad ora.