Giornata campale alla Rocca, giornata campale a Palazzo Mosti. In sala consiliare arriva la proposta di dissesto che la Giunta ha deciso e che la maggioranza mantellina provvederà ad approvare. Dopo 12 anni la città torna in amministrazione controllata; ne era uscita nel 2005 sul finire dell’era del centrodestra, ci torna con questa amministrazione. Abbrivio di seduta con la relazione dell’assessore alle Finanze Serluca che in sostanza articola le ragioni tecniche a supporto della decisione della giunta di andare al default. “Non ci sono i margini per abbozzare un piano di riequilibrio” sostiene la Serluca, che fa riferimento al parere dei revisori dei conti. Detto in soldoni la scelta del dissesto non è un atto discrezionale ma una finalità obbligata al fine di riequilibrare le finanze comunali. Di parere ovviamente opposto il centrosinistra che accusa la maggioranza di ignavia nel non volere sostenere sforzi adeguati per salvare la situazione. “È una decisione storica”, tuona Raffaele Del Vecchio,” che deve essere valutata dal punto di vista tecnico e non politico” e cita la scelta del 93 quando a dichiarare default non fu la politica ma il commissario ad acta. Del Vecchio ammonisce la maggioranza a non considerare senza costi il ricorso al dissesto e difende la scelta della passata amministrazione di voler tentare la via del riequilibrio.