Da 72 ore Comune chiuso e sindaco latitante
Riceviamo e pubblichiamo:
SAN GIORGIO DEL SANNIO – “È veramente indegno per un Paese civile il modo in cui il sindaco e la sua amministrazione hanno affrontato questa emergenza meteorologica. Sebbene l’evento fosse stato largamente anticipato dalla Protezione Civile, dagli organi di stampa e dalla Prefettura che ha promosso anche riunioni in merito, la risposta sul nostro territorio è stata a dir poco indecente. Chiariamo subito che non sono certo responsabilità del sindaco neve e gelo, ma il modo di affrontarle (nel nostro caso meglio sarebbe dire ignorarle) è una sua responsabilità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una comunità con i suoi abitanti abbandonata a se stessa; messa in ginocchio da pochi centimetri di neve. Sono bastati pochi fiocchi, insomma, per compromettere i più elementari diritti come quello alla mobilità e all’approvvigionamento di beni essenziali. Tutte le strade e le traverse comunali sono tuttora o impraticabili o pericolose. È vero che ci vuole prudenza da parte di tutti, ma è pur vero che i cittadini andrebbero sostenuti. Di sale e mezzi per spargerlo se ne sono visti veramente pochi ed in ritardo colpevole. Se non fosse stato per l’Anas, competente sulla Statale e la Provincia per le strade provinciali, la situazione sarebbe veramente drammatica!!! Onestamente non si amministra così!!!
Ma la prova più evidente dell’inconcludenza drammatica dell’Amministrazione Pepe è il fatto che il Comune in queste 72 ore di crisi sia rimasto malinconicamente chiuso. Incredibile!!! Probabilmente l’unico Comune della provincia!!! È vero che si è trattato di giorni di festa e di fine settimana, ma emergenza significa proprio e soprattutto che non si guarda il calendario! I cittadini si sono sentiti veramente e simbolicamente abbandonati a se stessi e ciò è il segno della vera considerazione in cui li tiene l’Amministrazione. A fronte di questa cruda realtà vi è il ricordo delle promesse miracolose e roboanti. Chiacchiere e bla bla bla…
Viene in mente il detto che con lo sciogliersi della neve compaiono quelle cose lì… Il fatto è che fa freddo e la neve senza sale non si scioglie. Sommessamente, perché altrimenti poi dice che siamo polemici e si offende, al sindaco diciamo di cominciare finalmente ad amministrare e ad affrontare problemi concreti. Dopo un’estate scialba, priva di eventi importanti e coinvolgenti a cui eravamo abituati, dopo un Natale triste e mesto, adesso messi in crisi da tre centimetri di neve. Il quadro non è affatto promettente! Al sindaco, sempre con rispetto per non urtarlo e per evitargli perigliosi sbalzi di pressione, che sino ad ora ha solo inaugurato opere realizzate dall’Amministrazione Ricci, quali Largo Padre Raimondo Spagnuolo ofm, Palazzo Bocchini, fontana restaurata nei pressi di Palazzo Bocchini, chiediamo di cominciare a dare un segno di luce propria. Egli sempre così presente e puntuale alle cerimonie, tanto presente da risentirsi se in alcune di esse non lo trattano con i dovuti onori e lo fanno accomodare in prima fila, lasciandolo confuso tra i cittadini, non vorrà mica limitarsi al ruolo di cerimoniere?!
Non vorrà mica essere solo il sindaco dei «festini e murticielli»?! Se no poi va a finire che quando lo si vede in giro la gente comincia a fare gli scongiuri, immaginando il pericolo di un funerale! La solidarietà e il cordoglio vanno bene, ma un sindaco ha anche altri compiti oltre quello delle condoglianze! A questo punto, meglio i festini e gli auguri…
Crediamo che San Giorgio del Sannio meriti molto di più e ne riparleremo abbondantemente nei prossimi giorni!”.