Benevento| Vicenda Brancaccio, nessuna epurazione
Politica
Il caso del giorno è certamente quello legato a Salvatore Brancaccio, vicesindaco di Baselice e vicepresidente della Comunità Montana del Fortore, esautorato dalla sua carica di secondo cittadino baselicese dall’intervento del sindaco Canonico. Brancaccio, candidato alle prossime Provinciali con la lista ‘Noi Sanniti’, ci ha rilasciato una breve intervista al telefono nella quale riduce i toni della contesa. “Il mio avvicendamento era già deciso entro la fine dell’anno”, dice, “nessuna azione inaudita altera parte” e spiega che i patti erano sanciti a prescindere dalla decisione di aderire a Noi Sanniti e partecipare all’agone provinciale del prossimo 10 gennaio. Sta di fatto che la tempistica con la quale Brancaccio è stato pregato di fare posto e di alzare i tacchi, ebbè, qualche perplessità la solleva. “Mi aspettavo di poter durare almeno ad elezioni avvenute”, confida, ma è proprio quello lo snodo al quale non poteva sopravvivere da membro di una giunta della quale era parte ad orologeria. Della vicenda Brancaccio si occupa direttamente Clemente Mastella che, attraverso una nota, coglie la palla al balzo e la trasforma in un fatto politicamente rilevante per attaccare il PD. “In spregio del mandato assegnatogli dai suoi concittadini, Brancaccio è stato sostituito per il solo fatto di condividere un progetto politico ed un giudizio negativo sulla guida della Provincia. Mastella parla senza mezzi termini di epurazione che “resterà nella storia politica locale tra le scelte meno tempestive ed eleganti di sempre”. A Mastella replica lo stesso sindaco di Baselice Canonico che invita il collega di Benevento a rivedere i suoi giudizi e ad informarsi meglio su cose che “probabilmente non conosce”. “L’avvicendamento era concordato”, dice Canonico “e se fosse possibile coinvolgerei anche la figura del sindaco in questa dinamica ma è impossibile”. Al collega beneventano Canonico non la manda a dire. “Mastella guardi in casa sua e lasci stare Baselice”, conclude il sindaco fortorino. Un 2017 al calor bianco, non c’è che dire. Le elezioni provinciali del 10 gennaio diventano sempre più interessanti.
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